REDAZIONE CRONACA

Uccise il vicino che assaltò la sua casa con la ruspa: nuovo rinvio. La sorella di Dodoli chiede di costituirsi parte civile

L’udienza è fissata per la prossima settimana, quindi la decisione del giudice sul rinvio a giudizio

ruspa

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Arezzo, 14 gennaio 2025 – Colpo di scena questa mattina all'udienza preliminare per il caso di Sandro Mugnai, l'artigiano che il 5 gennaio 2023 uccise il vicino di casa 59enne Gezim Dodoli, albanese, che al culmine di una lite intendeva demolirgli

la casa con una ruspa, a San Polo di Arezzo.

Mugnai è imputato di omicidio volontario. Stamani all'udienza preliminare che si è aperta al tribunale di Arezzo è spuntata la sorella della vittima. La donna ha chiesto l'ammissione a parte civile, finora rappresentata dalla moglie e dai figli di Dodoli. Il giudice Stefano Cascone ha preso atto della richiesta posticipando la decisione al 24 gennaio. Scartata invece l'ipotesi del rito abbreviato.

Il processo, se ci sarà rinvio a giudizio, si sposterà dunque in corte di assise, coi giudici popolari. La difesa di Mugnai, rappresentata dagli avvocati Piero Melani Graverini e Marzia Lelli, è chiara e contesta a 360 l'ipotesi che Mugnai abbia colpito alle spalle il Dodoli mentre era sul mezzo semovente intento a distruggere le auto parcheggiate

nel piazzale e poi verso l'abitazione. In quel momento in casa c'era tutta la famiglia Mugnai intenta a festeggiare l'arrivo della Epifania. Parallelamente al processo, c'è l'azione di un comitato di sostegno a Mugnai al quale ha aderito anche il generale Roberto Vannacci, l'europarlamentare della Lega che ha fatto visita a Mugnai il 5 gennaio scorso e che potrebbe sollevare il caso, dove

si discute se si tratti di legittima difesa, in Europa.