Firenze, 3 febbraio 2020 - È un vero e proprio boom per gli Uffizi, che tira le somme di un anno da record. Il 2019 è stato infatti piena crescita per la Galleria, dove sono aumentati sia i visitatori del 6,1% che i ricavi del 3,2%. Questi alcuni dei dati principali che emergono dall’analisi dell’andamento del complesso museale fiorentino. Impostando un raffronto complessivo sulla performance delle Gallerie dal 2014, anno precedente all’entrata in vigore della riforma Franceschini del Mibact al 2019 appena trascorso, è possibile notare come il numero dei visitatori sia passato da 3.297.897 a 4.391.895 (+33,2%).
È importante notare che la crescita riguarda soprattutto la bassa stagione e Palazzo Pitti - Giardino di Boboli. I ricavi, dal 2014 al 2019, sono più che raddoppiati (+118,6%) passando da 16 milioni a 35,1 milioni di euro. Sempre dall’inizio della riforma Franceschini fino ad oggi, le Gallerie degli Uffizi hanno creato 108 nuovi posti di lavoro attraverso Ales (la società in-house del Mibact): 14 di questi nel 2019. Con 4.391.895 presenze (a fronte delle 4.153.101 del 2018) le Gallerie degli Uffizi si confermano anche quest’anno il più frequentato museo italiano, al secondo posto, secondo i numeri della classifica del Mibact c’è la Galleria dell’Accademia di Firenze, con 1.704.776, al terzo il Museo Egizio di Torino con 853.320, e pertanto rientriamo nei top 10 mondiali. Nel complesso vasariano degli Uffizi (Galleria delle Statue e delle Pitture) ci sono stati 2.361.753 visitatori (+5,9%), a Palazzo Pitti 777.212 (+6,9%), al Giardino di Boboli 1.252.896 (+6,2%). Inoltre secondo la statistica del Mibact, in Italia le Gallerie degli Uffizi sono l'istituto culturale con la maggior crescita di visitatori in termini assoluti (+254.168), seguito da Pompei (+156.538), Castel Sant'Angelo (+83.705) e la Galleria Nazionale delle Marche (+71.476); da notare che sono aumentati i visitatori del Giardino di Boboli, in marcata controtendenza con quanto avvenuto sul territorio nazionale per quanto riguarda i parchi storici e monumentali. Inoltre, con la robusta crescita complessiva le Gallerie degli Uffizi si distingue dal panorama nazionale e locale, nel quale si è registrata una leggera contrazione generale. Boom anche negli abbonamenti: “Questa è un’ottima notizia – spiega il direttore delle Gallerie Eike Schmidt – perché testimonia che stiamo riuscendo a fidelizzare una parte sempre più rilevante dei nostri visitatori, soprattutto tra i fiorentini”. Gli Uffizi avanzano anche economicamente. Nel 2019 i ricavi sono stati pari a 35.162.860 euro, +3,2% rispetto al 2018. Tra questi oltre 30 milioni sono arrivati dalla bigliettazione, con un +4,1% rispetto all’anno precedente. Si registra, in particolare, il boom dei biglietti con sconti mirati per fascia oraria a Palazzo Pitti. Ancora più rilevante il successo del biglietto a prezzo dimezzato per i pomeriggi invernali del mercoledì: dai 1.303 venduti nel 2018, si è passati ai 3.311 del 2019 (+154%). Complessivamente, sono stati venduti 18.939 biglietti superscontati del 50%, ovvero +48,4% rispetto all’anno precedente (12.769). Nel 2019 si segnala l’inaugurazione di sale più estesa nella storia recente della Galleria degli Uffizi: nella scorsa primavera sono infatti stati aperti e riallestiti i nuovi spazi dedicati alla pittura del Cinquecento fiorentino e veneziano: 14 ambienti, per oltre 1.100 metri quadrati, più di 100 opere accolte, tra le quali circa 40 mai viste o non esposte da molto tempo, come l’inquietante Caduta degli Angeli ribelli di Andrea Commodi e la monumentale Madonna del Popolo di Federico Barocci.
Ben 23 le esposizioni inaugurate nel 2019 tra quelle concluse e quelle ancora in corso. Cinque di esse sono state organizzate in istituzioni fuori Firenze, come ‘Il pane e i sassi’ a Matera e ‘La Madonna della Loggia di Botticelli’, esposta a Vladivostok e San Pietroburgo in Russia. Sei, invece, sono state le mostre digitali proposte sul sito web delle Gallerie, www.uffizi.it: forti, complessivamente, di 17.776 visualizzazioni uniche, la più apprezzata è stata quella natalizia, ‘Nella luce degli angeli’, con oltre 6000 clic. Intenso è stato poi il lavoro di manutenzione e restauro sia degli edifici che delle opere: ben 230 gli interventi su pitture, sculture, disegni e oggetti curati dal laboratorio interno di restauro, 11 quelli realizzati da professionisti esterni, mentre, grazie alla collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure sono stati sottoposti ad analisi diagnostiche e restaurati capolavori della collezione delle Gallerie come la Pala di Sant’Ambrogio di Botticelli, la Madonna della cesta di Rubens, la Santa Caterina d’Alessandria di Artemisia Gentileschi, il celeberrimo Disegno 8P di Leonardo. Sono state 164 le opere architettoniche completate durante lo scorso anno tra Uffizi, Palazzo Pitti e Boboli, oltre ai monitoraggi continuativi sulle strutture edilizie. Da menzionare anche le 160 opere d’arte donate nel corso dell’anno alle Gallerie, e i 25 acquisti portati a termine, tra i quali quello del Ripudio di Agar del pittore ottocentesco Giuseppe Bezzuoli e il panoramico disegno progettuale di Pierre Hyacinthe Boucher der Morlaincourt per i due ponti sull’Arno (1809), comprato in occasione del 250/o compleanno di Napoleone Bonaparte. Per gli Uffizi, intesi come centro di produzione culturale e scientifica, il 2019 è stato un anno denso di risultati. 29 i volumi realizzati, per 6.537 pagine in totale: 22 cataloghi di mostre, 7 ulteriori volumi, e il secondo numero della rivista scientifica online delle Gallerie, “Imagines”. Sono inoltre stati organizzati 4 convegni internazionali e interdisciplinari e 46 conferenze, con largo afflusso di pubblico. Il Dipartimento catalogazione e digitalizzazione ha arricchito gli archivi di 24mila schede inserite e revisionate, più corretto e aggiornato 10.465 voci: tutto consultabile online. La biblioteca si è ingrandita con 2.624 nuovi libri, dal Gabinetto fotografico sono state eseguiti 821 nuovi scatti e inventariate e digitalizzate 34.985 foto. Le iniziative messe in campo dal Dipartimento per l’Educazione delle Gallerie degli Uffizi in ambito formativo lo scorso anno hanno visto lo svolgimento di 95 tirocini, attività di alternanza scuola/lavoro per 3.002 studenti, visite per famiglie, bimbi, alunni e ragazzi per complessivamente oltre 13mila partecipanti. Nell’ambito del settore Mediazione culturale ed accessibilità sono state organizzate 222 iniziative alle quali hanno preso parte 1.732 persone. Gli Uffizi si classificano così al primo posto in Italia per l’attività didattica museale. Si è ampliato il sito delle Gallerie, e sono cresciuti i seguaci dei profili social. Nel 2019 www.uffizi.it ha avuto 12.570.446 visualizzazioni di pagine, con una crescita del 62,4% rispetto al 2018.
Durante l’anno sono state inserite 2.132 nuove pagine: nel 2018 erano state 1.469 (si registra dunque un aumento del +45% dell’offerta). Per Instagram sono stati realizzati 368 post (record di 159.529 visualizzazioni uniche per quello sull'incendio di Notre Dame a Parigi) e i follower al 31 dicembre erano 395.848, con un incremento del +74,8% rispetto al 2018 (al momento siamo già oltre i 409.000). Su Twitter sono stati pubblicati 1412 post, 9.188.700 le visualizzazioni totali. In questo caso i follower al 31 dicembre erano 35.810 (+22% rispetto all’anno precedente). Durante il 2019 si è parlato molto e in tutto il mondo delle Gallerie degli Uffizi, a partire dalla battaglia per la restituzione da parte della Germania del dipinto Il vaso di Fiori di Jan van Huysum, trafugato dai nazisti a Firenze durante la seconda guerra mondiale e restituito il 19 luglio scorso: oltre 2mila sono stati gli articoli e i servizi redatti dai media internazionali, quasi il doppio rispetto alla copertura dell’anno precedente. Tante e prestigiose le testate che si sono occupate degli Uffizi. Tra queste, solo per citarne alcune, Financial Times, Der Spiegel, El Mundo e New York Times. Tre le tante iniiative di successo, il boom in Galleria per la Festa dei Doni. Sconti, spettacoli e apertura prolungata per gli innamorati nel giorno dell’anniversario del matrimonio tra Agnolo Doni e Maddalena Strozzi. Schmidt: “Ben 1.192 coppie giunte da tutta Italia”. “I nostri numeri del 2019 confermano che il decentramento dei flussi di visita dagli Uffizi verso Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli funziona – spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt - perché le nostre tre realtà sono cresciute in maniera organica, armonica e sincronizzata. Anche il lavoro di destagionalizzazione sta dando ottimi frutti: mentre infatti in alta stagione abbiamo sempre oltre 400mila presenze mensili, ora per la prima volta, durante la bassa stagione, registriamo oltre 200mila visitatori al mese. L’aumento dei ricavi viene speso in maniera virtuosa, aiutando economicamente musei meno frequentati a Firenze (il Museo Archeologico Nazionale e quello dell’Opificio delle Pietre Dure) e per finanziare nuovi progetti scientifici, iniziative di educazione, molti importanti restauri dei nostri capolavori, e la messa in sicurezza delle strutture architettoniche degli Uffizi, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli”.
Maurizio Costanzo