
Cena in Emmaus del Pontormo
Firenze, 1° giugno 2020 – Approda sul canale YouTube del Ministero per i beni e per le attività culturali e per il turismo per la campagna ‘La cultura non si ferma’ il progetto #lamiasala delle Gallerie degli Uffizi: una proposta quotidiana, sperimentata prima su Facebook, per consentire un’apertura virtuale del museo e far raccontare al personale interno, giorno dopo, un’opera d’arte, un ambiente, una sala, offrendo spunti di analisi su focus particolari. Il primo video della serie è dedicato a ‘Cena in Emmaus’, del Pontormo, un’opera che fu realizzata tra il 1523 e il 1525. ‘Cena in Emmaus’ è presentata da Alberica Barbolani da Montauto, in un filmato di quattro minuti che è stato girato il lunedì di Pasqua, e simboleggia il tema della speranza. Pontormo aveva lasciato Firenze per sfuggire, in quel periodo a '”un poco di peste”, come racconta il Vasari. Si era rifugiato alla Certosa del Galluzzo e qui, lavorando per i monaci, sperimenta una nuova maniera che derivava da Oltralpe, ispirandosi, nella innovativa composizione del soggetto, a Dürer. L’opera era destinata alla foresteria del monastero e fa riferimento all’episodio evangelico del sabato precedente la Pasqua, in cui Gesù si fa riconoscere nell'atto di spezzare il pane dai discepoli che stavano lasciando Gerusalemme dopo la crocefissione, delusi che il Figlio del Padre non avesse potuto salvare Israele. La ‘Cena in Emmaus’ ha un inserto naturalistico che deriva dai maestri dell’artista, Leonardo da Vinci e Cosimo di Piero, la raffigurazione, cioè, di cinque monaci della Certosa all’interno della scena e, tra questi, il primo a sinistra, Leonardo Bonafede, il priore committente. Nell’illustrazione dell’opera, viene fatto riferimento anche al triangolo con l’occhio divino nella parte superiore del quadro, aggiunto successivamente e non originale del Pontormo. Approda dunque sul canale YouTube del Ministero per i beni e per le attività culturali e per il turismo per la campagna ‘La cultura non si ferma’ il progetto #lamiasala delle Gallerie degli Uffizi: una proposta quotidiana, sperimentata prima su Facebook, per consentire un’apertura virtuale del museo e far raccontare al personale interno, giorno dopo, un'opera d’arte, un ambiente, una sala, offrendo spunti di analisi su focus particolari.
Maurizio Costanzo