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Lo sbarco dell'uomo sulla Luna
Firenze, 20 luglio 2022 - Una volta sbarcati sulla Luna, il comandante della missione, l’astronauta americano Neil Armstrong doveva restare quattro ore a riposo, come previsto dal programma spaziale. Ma non lo fece. Aprì invece il portello e incominciò a scendere dalla scaletta. Arrivato all’ultimo gradino pronunciò la storica frase: “È un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l’umanità”. In quell’avventura senza precedenti, Armstrong era il primo uomo a mettere piede sulla Luna.
Dopo 18 minuti scese anche Edwin Aldrin, più noto come Buzz, che era il pilota del modulo lunare. Era il 20 luglio 1969 quando venne realizzata questa eccezionale impresa nella storia dell’era spaziale e dell’umanità. Tre furono i protagonisti della missione Apollo 11: il comandante Armstrong, il pilota del modulo di comando Michael Collins e il pilota del modulo lunare, Edwin Aldrin.
Era il 16 luglio 1969 quando partì da Cape Canaveral alla volta dello spazio Saturno V, alto 110 metri e pesante oltre 2mila tonnellate, per portare in orbita la navetta Apollo e il suo equipaggio. Domenica 20, mentre Collins rimaneva sul Columbia, che era il modulo di comando, Armstrong e Aldrin entravano in quello lunare, denominato Aquila. Alla 13esima orbita lunare i due moduli si separarono e Aquila accese i motori per cominciare la discesa. In tutto il mondo, col fiato sospeso, oltre 500 milioni di persone stavano seguendo dalle tv ogni fase di questa storica missione. Immagini in bianco e nero annunciavano che l’uomo aveva raggiunto un traguardo inseguito da tempo, spalancando così le porte a un futuro quasi fantascientifico.
Mentre il modulo Aquila sorvolava la zona rocciosa del ‘Mare della Tranquillità’, Armstrong decise di passare ai comandi manuali. Erano le 22,17 ora italiana quando comunicò al centro di controllo di Houston: “Aquila è atterrata”. Quelle parole arrivarono forte e chiare al centro di controllo della Nasa, per poi rimbalzare in un attimo sulle televisioni e le frequenze radio di tutto il mondo, provocando un entusiasmo che non è stato molto probabilmente ancora eguagliato da nessun’altra impresa umana.
Nasce oggi
Francesco Petrarca nato il 20 luglio 1304 ad Arezzo. Poeta e filosofo, ritenuto uno dei padri della letteratura italiana e precursore dell’umanesimo, ha avuto un ruolo decisivo per lo sviluppo della poesia italiana in volgare. Il ‘Canzoniere’ è la sua opera più celebre. Ha scritto: “Vivere con leggerezza, ma non sconsideratamente. Essere gioiosi senza essere chiassosi. Essere coraggiosi senza essere temerari. Mostrare fiducia e allegra rassegnazione senza fatalismo: questa è l’arte di vivere”.
Maurizio Costanzo