Firenze, 4 agosto 2023 – “Casi di ustione tra i piccoli? Intanto, mettiamo in chiaro che non c’è alcuna differenza tra quando si ustiona un neonato oppure un bambino più grande”. A parlare è il dottor Francesco Silenzi, referente trauma center pediatrico del Meyer.
Che cosa fare quando purtroppo succede, come nel caso del piccolo di Torre del Lago?
“Siccome il processo di combustione dura almeno 20 minuti dopo il contatto con la superficie corporea, bisogna subito mettere acqua fredda sulla parte ustionata per almeno 10-20 minuti. È chiaro che tutto dipende dall’estensione e dalla localizzazione dell’ustione. Se c’è necessità di immergere completamente il bambino, va fatto ma per non più di cinque minuti, altrimenti si va incontro al rischio ipotermia. Una cosa importante: non applicare niente, tipo creme o unguenti, anche se sono specifici per le ustioni”.
E dopo?
“Dopo l’acqua fredda, bisogna coprire la zona ustionata con garze imbevute di sodio ipoclorito o di soluzione fisiologica. Questo per evitare le infezioni in attesa di arrivare al pronto soccorso”.
Quanti bambini ustionati arrivano al Meyer?
“Si tratta di un fenomeno molto più frequente di quanto si pensi. Non a caso al Meyer facciamo dei corsi di prevenzione. Mediamente, abbiamo un ustionato al giorno. Le cause più frequenti? La minestrina bollente lasciata in posizione pericolosa oppure il ferro da stiro messo, anche in questo caso, in maniera non sicura”.
Come prevenire le ustioni?
“Il punto è questo: dobbiamo assolutamente far capire alle persone quanto alcuni comportamenti siano pericolosi. Bagno e cucina sono le due stanze più a rischio. Ecco, per prevenire simili incidenti bisogna stare attenti, al momento del bagnetto, alla temperature dell’acqua e al fatto che non possa venir aperto accidentalmente il rubinetto dell’acqua calda. Ancora, non bisogna cucinare coi bimbi in braccio. Si devono usare i fornelli posteriori, coi manici delle pentole sempre rivolti all’interno. Attenzione poi ai piatti con cibi bollenti: non vanno mai lasciati sul bordo del tavolo”.