ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Vaccini: la campagna di marzo in Toscana, mezzo milione di dosi. Ma il ritmo va aumentato

Incoraggiante svolta con AstraZeneca: maggiore estensione della copertura per età. Stop definitivo alle categorie professionali

Vaccinazioni

Firenze, 9 marzo 2021 -  Anche la Toscana si preoccupa. Si sperava che cambiasse tutto, ma ancora i segnali non sono incoraggianti. I vaccini continuano a scarseggiare e le aziende che li producono a cambiare cronoprogramma e quantità in arrivo. E l’epidemia batte forte, soprattutto sugli ospedali che stanno rapidamente saturando i posti letto e non potranno reggere l’urto senza sospendere la chirurgia programmata. Le terapie intensive hanno raggiunto il 34% di occupazione dei posti, oltre la soglia del 30% considerata critica.  

Ormai il vaccino AstraZeneca è esaurito quasi ovunque, si aspetta la prossima fornitura per ripartire. Fondamentale ora che il suo utilizzo sia stato esteso a tutte le età. Si contava che potesse essere già oggi nelle disponibilità dei centri vaccinali, invece arriverà a Pratica di Mare: sarà in Toscana solo domani e poi dovrà essere distribuito. Non saranno le 46.440 dosi come previsto, ma 40.400. Spostato al 13 il successivo invio che sarà qui domenica con 15.400 dosi. Sempre troppo poche. La Regione, anche su indicazione del ministero, cambia strategia. Si dà lo stop alle categorie e si procede per età, parallelamente per condizioni di salute. E si partirà già con la nuova agenda (che aprirà oggi o domani) dalla fascia 78-79 anni.  

Anche se ormai saranno completate le categorie iniziate, con gli avvocati – che hanno già fatto oltre settemila vaccini degli 8.600 prenotati dagli uffici giudiziari – pronti a una battaglia legale con la Regione se la vaccinazione loro rivolta fosse stata sospesa. Nonostante il sindaco di Firenze Dario Nardella, dopo il clamore suscitato dall’iniziativa di vaccinare gli iscritti all’ordine degli avvocati, abbia bollato l’iniziativa come un’ingiustizia. Oltre agli uffici giudiziari, si continuerà a vaccinare il mondo scolastico: 58mila persone hanno già avuto la prima dose e tra queste, un migliaio si sono imbucate, riuscendo a ottenere appuntamento e vaccino nella categoria ‘altro’ con motivazioni molto fantasiose che poco hanno a che fare con la quotidiana frequentazione del mondo dell’istruzione. I furbetti trovano varchi ovunque. Ma la categoria ‘altro’ sparirà alla riapertura delle agende. Tra le forze dell’ordine i prenotati attraverso piattaforma regionale sono stati oltre 13mila. «Ho ricevuto tutti i giorni la lettera di quella o quell’altro ordine professionale o categoria – spiega il governatore toscano Eugenio Giani – . Proseguiremo con un sistema fondato sull’età e la salute e spero che si stemperi questa guerra tutti contro tutti creando un clima di solidarietà perché prima ci vacciniamo, prima ne usciamo". Si tenta, insomma, di andare avanti con la vaccinazione pur nella penuria di farmaci: in tutto il mese di marzo fra quelle già arrivate e quelle in arrivo si tratta di 490mila dosi, delle quali 248mila di Pfizer che saranno utilizzate per i richiami del personale sanitario e per gli over 80 dai medici di famiglia, con il sindaco fiorentino Nardella che torna all’attacco sostenendo la necessità di vaccinare gli ultraottantenni nei grandi hub.