Firenze, 28 gennaio 2021 - Ci sono più incognite che certezze, ma la Regione ha completato la bozza del piano relativa al personale che sarà impiegato nella vaccinazione. Si tratta di una mobilitazione straordinaria per una campagna di salute pubblica unica nella storia. Si vede anche dai numeri. Dal bando nazionale con cui la struttura commissariale di Arcuri ha incaricato le agenzie per il lavoro interinale – Synergie e Umana – di reclutare operatori per la Toscana, a pieno regime (a luglio) dovrebbero arrivare 937 medici e infermieri. Ci saranno? L’unica certezza, per ora, sono i 155 professionisti che prenderanno servizio a febbraio: 68 all’Asl Toscana centro, 52 alla Nord Ovest e 35 alla Sud Est. Quando sarà terminata la prima fase della vaccinazione rientreranno nel computo anche i vaccinatori ora impiegati negli hub ospedalieri: circa 250 persone.
Nel piano della Regione si dà per fatto l’accordo con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta, circa 4.000 professionisti in Toscana che potranno garantire una grande capillarità. Dall’ambulatorio al grande hub serve personale. Perché dal momento in cui cominceranno ad arrivare le dosi in quantità, la rapidità di vaccinazione dipenderà proprio dal numero dei vaccinatori.
«Metteremo in campo un esercito senza precedenti, la Toscana è sempre stata una delle migliori regioni in Italia. Non ci smentiremo, già ieri abbiamo sfondato la soglia dei 100mila vaccini", dice orgogliosamente il governatore Eugenio Giani.
C’è bisogno di forza lavoro. Dove si trova? Si recluteranno gli specializzandi dei tre atenei toscani, tenuto conto che la Finanziaria ne prevede l’impiego dando anche risorse per il rimborso spese. Il limite è che possono prestare servizio per un solo mese ciascuno, il punto di forza è che sono oltre 3.000 e quindi potrebbero a turno garantire la presenza di 250 vaccinatori al mese. Tra i professionisti che saranno reclutati ci sono medici e infermieri dei dipartimenti di Prevenzione delle Asl che svolgono l’attività vaccinale: in questo caso il problema è che le agende vaccinali sono piene e quindi dovranno continuare a fare anche quelle. Peccato aver perso l’esercito dei volontari: l’Asl Toscana centro ne aveva reclutati 74 in due giorni con un bando esplorativo tra il personale dipendente, poi chiuso per una polemica con i sindacati che spingono per ottenere la produttività aggiuntiva, una sorta di super straordinario. Sarà attivato per professionisti delle Asl, ma di settori non già coinvolti. Al momento il piano non chiama in causa né gli istituti privati accreditati né il volontariato sociale, piuttosto la Regione si rivolge con un bando a professionisti privati e liberi professionisti per l’attività volontaria.