REDAZIONE CRONACA

Vaccino Astrazeneca, la Toscana ritira alcune dosi di un lotto "in via precauzionale"

Giani: "Assolutamente in modo temporaneo e a scopo cautelativo"

Eugenio Giani (foto New Press Photo)

Eugenio Giani (foto New Press Photo)

Firenze, 11 marzo 2021 - "Il direttore del settore Sanità mi ha detto che ha sospeso la somministrazione di alcune dosi di un lotto di vaccino AstraZeneca che era arrivato in Toscana. Assolutamente in modo temporaneo e a scopo cautelativo". Lo afferma il presidente della Regione, Eugenio Giani, intervenendo a Tagadà su La7. La decisione del servizio sanitario regionale si muove in coerenza con quella adottata dall'agenzia italiana del farmaco che ha fermato in via precauzionale l'utilizzo delle dosi del siero contro il Covid limitatamente al lotto oggetto di indagini per alcune reazioni avverse.

Si tratta di 15 dosi non ancora somministrate di questo lotto, in via del tutto precauzionale. Il lotto citato dall’Agenzia italiana del farmaco, oggetto di indagini, è arrivato in Toscana nel mese di febbraio: dal 11 al 23 febbraio sono state somministrate 15.743 dosi senza che siano emerse criticità particolari nelle persone che hanno ricevuto la prima dose. “Al momento - come si legge nella nota stessa di Aifa - non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e gli eventi”, segnalati. Il divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale è stato disposto da Aifa in via cautelativo, in attesa degli esiti di tutte le verifiche del caso.

Procede, invece, con regolarità la somministrazione delle dosi AstraZeneca relativamente ad altri lotti.

Sono ore concitate attorno al vaccino Astrazeneca. La Danimarca sospende per precauzione l'uso del siero dopo alcuni casi di coagulazione del sangue e problemi di circolazione in persone a cui è stato somministrato il siero. Ad annunciarlo sono state le autorità spiegando comunque che "al momento non è stato determinato che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue". Stessa decisione viene presa da Norvegia e Islanda, che fermano temporaneamente tutte le dosi di Astrazeneca a disposizione.

L'allarme è scattato attorno al lotto di vaccini numero ABV5300,  già sospeso in Austria domenica scorsa, in seguito al decesso di una donna e il ricovero di un'altra per un'embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi. In seguito a questo episodio anche l'Estonia, la Lituania, il Lussemburgo e la Lettonia hanno sospeso in via precauzionale l'uso dei vaccini provenienti dallo stesso lotto, che conta un milione di dosi ed è stato distribuito in 17 Paesi (Italia esclusa). Gli altri Paesi che hanno ricevuto vaccini dal lotto numero ABV5300 sono Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia. L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha sottolineato che le due patologie non sono fra quelle elencate come possibili effetti collaterali del vaccino di AstraZeneca; anche se un difetto del medicinale appare improbabile, sono in corso le indagini sul lotto interessato, conclude l'agenzia europea.

Intanto la magistratura italiana indaga su due morti sospette. Il primo caso è legato proprio al lotto ABV2856 e riguarda un sottoufficiale della Marina militare di 43 anni, Stefano Paternò, deceduto ad Augusta (Catania) dodici ore dopo essersi sottoposto alla prima dose di vaccino Astrazeneca. Secondo quanto riferito dalla famiglia, che ha presentato un esposto, il militare, una volta tornato a casa, ha "accusato uno stato di malessere generale caratterizzato da rialzo febbrile" e ha assunto della Tachipirina. Nella notte la moglie lo ha trovato in stato di incoscienza e ha allertato i sanitari del 118 che, nonostante i tentativi di soccorso, non sono riusciti a salvarlo. La procura di Siracusa ne ha disposto l'autopsia.

Il secondo caso, invece, riguarda la morte di Vincenzo Russo, un bidello di Casalnuovo deceduto dopo la prima dose di vaccino Astrazeneca. La salma dell'uomo è stata sequestrata e verrà sottoposta ad analisi per vedere se esistano correlazioni tra il decesso e il siero anti Covid. Da quanto si è appreso, Russo soffriva di problemi cardiovascolari e aveva avuto anche una trombosi venosa in passato.