Firenze, 2 agosto 2021 - Anche il Mandela s’ingolfa. Il motore di quella macchina quasi perfetta che, dall’a rrivo della prima fiala ad oggi, ha somministrato cinquanta litri di vaccino a ritmi forsennati, ieri ha battuto in testa. Effetto green pass, effetto ’personalizzazione’ delle prenotazioni, effetto ferie sugli operatori: un mix che ha portato ad arrivare contemporaneamente all’hub vaccinale sia chi aveva la prenotazione all’orario ’’giusto’’, sia chi voleva sbrigare quanto prima la pratica, decidendo in proprio di anticipare l’appuntamento. Ma anche tanti - e forse qui sta il nocciolo della questione - che accecati dal lasciapassare che presto entrerà in vigore, si sono riversati sul Mandela in cerca di una dose senza passare dal portale delle prenotazioni. Così agli ingressi si sono registrate code e, di conseguenza, ritardi per chi doveva ricevere la prima o la seconda dose.
Colpa dell’imbuto al prefiltraggio, causato da chi non era calcolato che ieri fosse lì. D’altronde, le 3500 iniezioni di media al giorno effettuate dal punto vaccinale più grosso di Firenze non H24 ma quasi - c’è chi ha pure seguito la finale degli Europei di calcio nell’attesa del suo turno o con l’ago nell’avambraccio - sono calibrate su un afflusso regolare spalmato nella giornata. E senza ’fuori programma’, come quelli che invece si sono presentati ieri, mischiati a chi doveva esserci.
C’era chi cercava una dose ’’last minute’’ (magari perché per il brutto tempo non era andato al mare), chi, per vari motivi, aveva avuto problemi in altri terminal e aveva cercato ’asilo’ al palasport, o chi semplicemente cercava una copia cartacea del proprio green pass. E ovviamente tutti gli altri, promemoria in mano, a cui è toccato farsi largo in un discreto assembramento per raggiungere l’ambita porta.
La calca al Mandela arriva al termine di una settimana nera dal punto di vista dei contagi, con la Toscana seconda solo dietro alla Sardegna per numerosità di casi ogni centomila abitanti. Forse, in questi numeri anche l’affluenza turistica ha un proprio peso. Sono 219 i nuovi casi registrati a Firenze (702 i complessivi in Toscana) che fanno salire a 70.122 contagiati nel capoluogo dall’inizio della pandemia ad oggi.
Tutto sommato stabili i ricoveri, in Toscana: sono 18 i malati in terapia intensiva, uno più di ieri, e 167 (13 in più rispetto a ieri, più 8,4%) nei reparti covid. All’ospedale di Empoli l’area covid ha dovuto riaprire. Infine, non si registrano nuovi decessi nell’intera regione: non accadeva da otto giorni. ste.bro.