Reggello (Firenze), 26 gennaio 2019 - Nello scontro avvenuto nel pomeriggio di venerdì 25 gennaio nei pressi del ghiacciaio del Rutor, a circa 2500 metri di quota in Valle d’Aosta, tra un elicottero di una ditta che organizza tour di eli-ski e un piccolo aereo da turismo è morto anche il pilota fiorentino Maurizio Scarpelli, 53enne originario di Reggello e residente a Campi Bisenzio (Firenze). Al momento dunque il bilancio è di 5 morti, due feriti e due dispersi.
Scarpelli era alla guida dell'eliski. A bordo dell’elicottero oltre al pilota, c’erano altre cinque persone: la guida alpina Frank Henssler, 49 anni, e quattro turisti. Sul bimotore invece si trovavano un istruttore, che è sopravvissuto, e due allievi ancora dispersi. In tutto, dunque, sarebbero 9 le persone coinvolte nella tragedia.
Il bimotore era partito dalla Francia mentre l’elicottero appartiene a una società di Courmayeur. La dinamica dell'incidente è ora al vaglio dei finanzieri del Sagf di Entreves. Dai primi riscontri risulta che l'elicottero della ditta Gmh, che effettua normalmente in zona le rotazioni con gli sciatori, stava decollando, quando all'improvviso si è incrociato con un San Jodel D.140 in fase di atterraggio.
Il procuratore capo di Aosta Paolo Fortuna e il sostituto procuratore Carlo Introvigne hanno effettuato un sopralluogo: verrà aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. L'ultraleggero proveniva dall'aeroporto savoiardo di Megeve (Francia), ma alla torre di controllo dello scalo regionale di Saint-Christophe (Aosta) non risulta alcun piano di volo ad esso riconducibile. L'ipotesi è che il pilota possa aver sconfinato abusivamente proprio per provare l'emozione di un atterraggio sul ghiacciaio del Rutor, meta ambita degli amanti del volo in montagna. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha disposto l'apertura di un'inchiesta di sicurezza e domani un team investigativo sarà sul sito dell'incidente.
Maurizio Scarpelli era un pilota di lungo corso e gestiva, insieme ad un socio, la Eli-Ghibli Helicopter Services con base tecnica a Reggello e sede operativa, e scuola di volo, all’aeroporto di Arezzo.
Oltre che per passione Scarpelli ha guidato elicotteri per la la protezione civile e per il servizio antincendio, l’ultima missione è stata a settembre dove era impegnato per spegnere il rogo sul Monte Serra. D’inverno, invece, lavorava come pilota di eliski, ovvero trasportava in elicottero turisti e sciatori sulle piste innevate più affascinanti ed esclusive. Era a Courmayeur da tre settimane. Scarpellini lascia una compagna e due figli.
Cordoglio per la sua scomparsa è stato espresso da Cristiano Benucci, sindaco di Reggello dove Scarpelli era molto conosciuto. Il sindaco ha ricordato la sua grande passione per il volo, e il suo impegno anche nell'antincendio.
Le operazioni di soccorso sono state sospese intorno alle 19 e riprenderanno nella mattina di sabato. Non si esclude che a bordo dei due velivoli ci fossero più persone, che al momento dunque potrebbero essere disperse.