STEFANO BROGIONI
Cronaca

Vannacci e il governo: “È Forza Italia che vuole rompere. Bersani? Si scusi”

Il generale eurodeputato: no allo ius scholae. “E non vado via dalla Lega” “Sono disponibile a ritirare la querela all’ex segretario Pd per i suoi insulti”

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L'europarlamentare Roberto Vannacci a Orvieto (TN) per la tre giorni del Movimento indipendenza di Gianni Alemanno, 28 luglio 2024. ANSA / Gianluigi Basilietti

Roma, 24 agosto 2024 – Sul no allo ius scholae l’eurodeputato, già generale, Roberto Vannacci è irremovibile. "È Forza Italia che è pronta a rompere, non noi", ma in casa Lega nessuna scissione: "Vogliono solo mettere zizzania". A un anno dal dirompente ‘Il Mondo al contrario’ che l’ha catapultato in politica Vannacci va dritto per la sua strada.

Vannacci, andiamo per ordine: dopo essere stato querelato da Paola Egonu per le affermazioni contenute nel suo libro, scrisse una lettera di chiarimento all’atleta azzurra, e quel procedimento si è concluso con l’archiviazione. A Ravenna, la procura è intenzionata a chiedere la condanna per Bersani dopo averle dato del “coglione”.

"Nel mio libro non ho mai offeso Paola Egonu, la sua querela non era fondata perché si basava su una presunzione di diffamazione poi totalmente smentita non solo dal sottoscritto ma soprattuto dai giudici senza neanche dover iniziare un processo. Non ho mai usato parole incontinenti: l’offesa non può essere soggettiva".

E le parole di Bersani? "Sono convinto invece che i suoi termini siano incontinenti e non giustificati. La possibilità di criticare anche aspramente qualsiasi interlocutore è prevista dalla norma, ma evidentemente Bersani ha travalicato dandomi anche del ‘testicolo umano’ la qual cosa trasforma l’argomentazione in una gazzarra da bassi fondi".

Ritirerebbe la querela?

"Io non ce l’ho con Bersani che di me può pensare e dire ciò che vuole. Tanti, spesso a sproposito e regolarmente in mia assenza, esprimono opinioni al limite della decenza. Tuttavia se Bersani mi chiedesse scusa pubblicamente sarei pronto a chiudere la questione qui: non sono mai stato assetato di vendetta, né mi interessa l’eventuale fattore economico. Ma non accetto che si infanghi gratuitamente la mia reputazione e la mia immagine".

Ius scholae. Perché è così ostile?

"A parte che non esiste in altri paesi europei, e poi noi ci basiamo sullo ius sanguinis mentre negli Usa sullo ius soli perché hanno fondato l’esistenza della loro stessa nazione sull’immigrazione. A differenza dell’Italia che ha una radicata storia di emigrazione. La cittadinanza italiana invece è frutto di un percorso di accettazione e condivisione di ideali, di principi, di cultura, di conoscenza, di storia, di usi e di costumi e non si limita alla frequenza di due, tre, cinque anni di scuola. Per altro, visto che ho studiato in Francia dovrei anche io essere cittadino francese, oppure lo ius scholae tanto acclamato dalla sinistra dovrebbe essere uno dei tanti provvedimenti a senso unico a cui auspicano i progressisti?".

Eppure lo sostiene anche Forza Italia: sarebbe pronto a ‘rompere’ l’alleanza?

"Continuo ad affermare il mio principio, non sono io quello che ‘rompo’ ma eventualmente è Forza Italia che lo fa poiché sino a qualche giorno fa era sulle mie stesse posizioni per altro il cambio della legge sulla cittadinanza non ha mai fatto parte del programma di governo con il quale Forza Italia ha fatto campagna elettorale".

I rumors sul suo futuro non si contano più. Conferma che sarà a Pontida?

"Assolutamente sì, sarò a Pontida. I rumors sono messi in giro da fazioni che vorrebbero creare zizzania tra me e la Lega o all’interno del centrodestra".

Però sta nascendo la sua associazione. Punta a rifondare una “sua” Lega? "Il comitato ‘il mondo al contrario’ ha cominciato a tesserare un anno fa, adesso sta cambiando ragione sociale e transita da associazione culturale ad associzione politica perché la persona a cui ruota attorno ha cambiato, da esser generale a scrittore e uomo politico. Quanta più gente si stringerà a questo comitato e a Vannacci, quanto sarà più forte anche la Lega perché Vannacci è un rappresentante della Lega".

Premierato e autonomia differenziata. Lei che modello di Paese vede con la riforma?

"Questo governo è stato eletto perché ha proposto tre importanti riforme, fintanto che realizza quello su cui ha incentrato la sua campoagna elettorale sta andando nella direzione corretta. Peraltro sull’autonomia differenziata voglio ricordare che i primi ad averla iniziata sono stati propri i governi del centrosinistra che nel 2001 hanno approvato la riforma del titolo 5 della Costituzione. Quindi procedere in tal senso significa procedere nel senso della Costiuzione".

Il tema carcere. Come si risolve il problema esploso quest’estate?

"Se c’è un problema di sovraffollamento, la soluzione più immediata è quella di aumentare le carceri, non quella di lasciare fuori chi è nocivo al bene sociale. Ci saranno sicuramnrte delle misure che possono essere implementate quali per esempio il lavoro e l’utilità sociale dei carcerati, ma tutto si deve inquadrare nel principio che privare della libertà e contestualmente favorire il recupero di una persona che ha attentato, magari anche ripetutamente, al bene sociale, non è un atto dittatoriale ma l’espressione più pura della giustizia". Elezioni Usa, domanda secca: Kamala o Trump?

"Rispondo altrettanto seccamente: Trump. Mi stupisce che sia stata proposta quale sfidante Kamala Harris che fino a qualche tempo fa negli Usa era considerata una figura quasi imbarazzante, al limite dell’ironico dell’amministraziuone americana".

‘Il mondo al contrario’, un anno dopo: oggi scriverebbe lo stesso libro?

"Assolutamente sì. Intanto perché sono sicuro di non aver leso la dignita di alcuno ma di aver espresso i miei pareri. Come dice il proverbio squadra che vince non si cambia: se un libro presentato come sgrammaticato, illeggibile, frutto del male assoluto, ha venduto più di 300mila copie ed è stato tradotto ed edito in tanti paesi stranieri si vede che il libro va bene così com’è".

Vannacci, cosa vuol fare da grande?

"Dipenderà dal supporto, sostegno e condivisione che il popolo italiano vorrà concedermi. Qualora non dovessi più beneficiare di questa diffusa simpatia ho molti hobby che potrei coltivare dividendomi tra la bellissima Sardegna, la Toscana e tanti altri incantevoli località della nostra penisola".