Firenze, 10 ottobre 2024 - Produzione in netta ripresa per il vigneto toscano. La vendemmia, alle battute finali, lascia presagire un +30% rispetto allo scorso anno e una buona qualità secondo il 57,4% dei produttori intervistati dal Centro studi Divulga mentre per il 18,9% sarà addirittura ottima. Nelle bottiglie finiranno poco meno di 2,3 milioni di ettolitri di vino, spiega una nota, previsione superiore alla media degli ultimi cinque anni (poco meno do 2,2 milioni di ettolitri). A dirlo è Vigneto Toscana, l'associazione dei viticoltori di Coldiretti, sulla base dell'analisi delle previsioni di Assoenologi, Unione Italiana vini e Ismea e la collaborazione del Masaf. In Toscana, ricorda l'associazione, sono 16.000 le aziende del settore, 60mila gli ettari coltivati a vite di cui il 32% con metodo biologico; 58 le indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 Dop (11 Docg e 41 Doc) e 6 Igt che generano un valore alla produzione di poco meno di 1,2 miliardi di euro ed altrettanti di esportazioni con il 74% delle bottiglie vendute nei paesi extra Ue. A livello regionale le prime vendemmie delle varietà bianche precoci sono iniziate nella seconda metà di agosto, mentre le varietà rosse come Pinot Nero, Merlot e Syrah sono state raccolte ad inizio settembre. Dalla seconda metà di settembre si è iniziato a vendemmiare anche il Sangiovese. Il clima, sottolinea Coldiretti Toscana, è una spada di Damocle che pende sulla viticoltura, e su tutta l'agricoltura, e si riflette, a specchio, sui livelli produttivi condizionando la sostenibilità economica delle aziende. Per contrastarne gli effetti e la diffusione delle patologie ad esso collegate è indispensabile, secondo l'associazione, investire in scienza e ricerca applicata, ed in particolare sulle Tecniche di evoluzione assistita (Tea), la cosiddetta genetica green. E proprio sull'individuazione e selezione di nuove varietà vegetali più resilienti, più capaci quindi di adattarsi ad un nuovo scenario climatico e più sostenibili, Coldiretti Toscana ha firmato una convenzione Il Consiglio nazionale delle ricerche - Istituto per la bioEconomia (Ibe-Cnr) e sta collaborando con il Crea con l'obiettivo di individuare strumenti e nuove tecniche colturali da mettere a disposizione delle imprese.
CronacaVendemmia in Toscana, Coldiretti: “Cresce produzione e qualità”