Firenze, 14 gennaio 2024 - Un vento implacabile e un freddo pungente. Quanto durerà questa fase di maltempo? E quali sono gli effetti benefici di questa attuale fase tipicamente invernale? Ne abbiamo parlato coi i meteorologi del Lamma.
Quanto durerà questa fase artica che sta interessando la Toscana?
“Oggi viviamo il picco del freddo, ma da stasera ci sarà un lieve aumento delle temperature, che comunque resteranno in linea con la stagione invernale. Le notti meno ventose, come la prossima, potrebbero portare a un ulteriore calo delle minime in pianura, quindi domattina potremo registrare valori ancora più bassi. Da venerdì 17 gennaio, poi, le massime inizieranno a salire, fino ad arrivare a 15 gradi sulla costa. Le minime, però, resteranno basse anche nel fine settimana. Non sono previste piogge, salvo qualche sporadico fiocco di neve sull’Appennino”.
Negli anni ’80 abbiamo vissuto inverni molto rigidi, come nel famoso “grande gelo” del gennaio 1985. Potrebbe tornare un evento simile?
“Con l’aumento delle temperature globali dovuto al riscaldamento climatico, sarà molto difficile rivedere eventi di quella portata. Anche se si verificassero condizioni atmosferiche simili, le temperature non raggiungerebbero più i picchi di allora, quando si scese anche sotto i -20°C. È altrettanto improbabile immaginare un inverno con frequenti nevicate in pianura o a bassa collina, come accadde nel 1985. La neve a Firenze può ancora capitare, ma non in quella misura. L’ultimo inverno davvero freddo è stato quello del 2012, quando si verificarono episodi significativi. Eventi simili sono ancora possibili, ma difficilmente saranno intensi come nel passato”.
Ci sono aspetti positivi legati a queste ondate di freddo?
“Certamente. Questa massa d’aria di origine artica ha soppiantato l’aria umida e molto ricca di inquinanti. Le correnti di grecale ripuliscono l’atmosfera dalle particelle inquinanti che, d’inverno, tendono ad accumularsi nelle vallate. Inoltre, il freddo limita lo sviluppo di insetti fastidiosi o patogeni, con effetti positivi per l’agricoltura. Infine, l’aria più secca è un sollievo dopo l’eccesso di umidità che ci ha accompagnato nei giorni scorsi”.