ANGELA BALDI
Cronaca

Via Campanacci, dopo l’incontro col Comitato riparte il cantiere della discordia

Salvi 36 dei 60 pioppi dopo la protesta dei cittadini. Nessuna revisione del progetto di sistemazione idraulica del torrente Castro

alberi

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Arezzo, 19 febbraio 2025 – Dopo l’incontro di lunedì con il Genio Civile, riparte il cantiere di via Campanacci per la sistemazione idraulica del torrente Castro e la messa in sicurezza della zona. Tradotto, ricomincia il taglio dei pioppi. Non di tutti i 60 del filare come inizialmente temuto dai cittadini riuniti in comitato, ma di 24 alberi. Salvi 36 degli alti fusti lungo il torrente per cui era scattata anche una raccolta firme e una petizione. Cinquecento le firme cartacee raccolte al parco di Villa Severi nel fine settimana grazie alla petizione popolare per la salvaguardia degli alberi di via Campanacci e la revisione del progetto di sistemazione idraulica del torrente Castro, più 141 firme online raccolte sulla piattaforma change.org. Tutto materiale presentato al Genio civile nel corso dell’incontro in agenda lunedì. Ma adesso dopo il confronto tra cittadini e tecnici, il cantiere andrà avanti. “I lavori riprenderanno subito – spiega il portavoce del comitato Gabriele Nardoni - Stiamo già lavorando, con l'aiuto di agronomi e forestali ad una nostra proposta di ripiantumazione che riguardi in primis gli alberi di via Campanacci, ma anche altre zone di Arezzo interessate ai tagli. Il Genio Civile si è manifestato disponibile ad esaminare una nostra proposta e a convocarci una seconda volta a riguardo. Se riusciamo vorremmo interessare anche le altre zone del Castro e Bicchieraia fino alla Parata. L'augurio è che questo modo di lavorare - cooperazione tra istituzioni, associazioni e residenti - possa valere come modus operandi quando possibile. Rimane la considerazione che, per evitare interventi dell'ultimo minuto, certe problematiche dovrebbero essere affrontate con maggiore sensibilità da parte di tutti al momento della convocazione della Conferenza dei Servizi”. E se il cantiere di via Campanacci riparte, sono però salvi 36 dei 60 pioppi incriminarti, solo per 24 infatti si prospetta il taglio ma con la promessa di una ripiantumazione di quanto buttato giù. E’ quanto emerso dall'incontro di lunedì scorso con il Genio Civile, a seguito della richiesta di chiarimenti avanzata dal gruppo di cittadini riunitosi nel Comitato spontaneo contro l'abbattimento degli alberi di via Campanacci, supportati dalla rappresentante di Legambiente. Il Genio Civile durante l’incontro ha dimostrato collaborazione e disponibilità nei confronti del comitato, affrontando i punti sollevati nella petizione dei cittadini e fornendo chiarimento sul progetto in corso. I cittadini promotori della raccolta firme e della petizione, chiedevano infatti in prima istanza la revisione del progetto iniziale di sistemazione idraulica del torrente Castro. Ma riguardo a questo punto il Genio Civile è stato chiaro, impossibile cambiare il progetto. “Chiedevamo anche di evitare l’abbattimento del filare di pioppi di via Campanacci: è stato chiarito che il progetto esecutivo non prevede la totale rimozione dei circa 60 pioppi ma l'abbattimento di 24 alberi in direzione del ponte di via Anconetana – spiega il comitato - Ma il Genio Civile ha assicurato la ripiantumazione di 24 alberi di essenze concordate con l'agronomo che ha supportato il progetto, c’è disponibilità inoltre ad esaminare un’eventuale proposta che il comitato potrà inoltrare al Genio Civile riguardo la piantumazione da effettuare riservandosi di convocare un successivo incontro per comunicare le decisioni in merito”.