ANGELA BALDI
Cronaca

Via Campanacci: salvi 36 pioppi su 60. Il Genio Civile a confronto con i cittadini

Il Comitato aveva chiesto la revisione del progetto, ieri l’incontro

taglio pioppi

taglio pioppi

Arezzo, 18 febbraio 2025 – Salvi 36 dei 60 pioppi di via Campanacci, solo per 24 infatti si prospetta il taglio ma con la promessa di una ripiantumazione di quanto buttato giù. Si è svolto ieri l'incontro con il Genio Civile, a seguito della richiesta di chiarimenti avanzata dal gruppo di cittadini riunitosi nel Comitato spontaneo contro l'abbattimento degli alberi di via Campanacci, supportati dalla rappresentante di Legambiente.

“Il Genio Civile, dimostrando collaborazione e disponibilità, ha affrontato i punti sollevati nella petizione dei cittadini, fornendo chiarimento sul progetto in corso” spiega il portavoce del Comitato Gabriele Nardoni. I cittadini promotori della raccolta firme e della petizione, chiedevano la revisione del progetto iniziale di sistemazione idraulica del torrente Castro. “Riguardo a questo punto il Genio Civile è stato chiaro, è impossibile cambiare il progetto – spiega il comitato – chiedevamo anche di evitare l’abbattimento del filare di pioppi di via Campanacci: è stato chiarito che il progetto esecutivo non prevede la totale rimozione dei circa 60 pioppi ma l'abbattimento di 24 alberi in direzione del ponte di via Anconetana”.

Ma il Genio Civile ha assicurato ai cittadini che provvederà a ripiantare tanti alberi quanti quelli rimossi. “È stata assicurata la ripiantumazione di 24 alberi di essenze concordate con l'agronomo che ha supportato il progetto – dice Nardoni - disponibilità inoltre ad esaminare un’eventuale proposta che il comitato potrà inoltrare al Genio Civile riguardo la piantumazione da effettuare riservandosi di convocare un successivo incontro per comunicare le decisioni in merito. Questo incontro rappresenta, ancora una volta, l'importanza della sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini, dimostrando come il dialogo costruttivo possa contribuire a tutelare il territorio e rispondere alle esigenze della comunità”.