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Virus Chikungunya: come si trasmette, i sintomi e il decorso della malattia

L'ultimo caso in Italia è stato registrato a Sansepolcro (Arezzo), e si aggiunge ai tre in Veneto

La temibile zanzara Aedes Aegypti

La temibile zanzara Aedes Aegypti

Sansepolcro (Arezzo), 6 ottobre 2023 - E’ una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette. Il suo nome è chikungunya, che in lingua swahili significa "ciò che fa contorcere”. Già, perchè insieme alla febbre compaiono fortissimi dolori articolari. La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia, attribuibile forse allo stesso agente virale.

L'ultimo caso del virus Chikungunya in Italia è stato registrato a Sansepolcro (Arezzo), e si aggiunge ai tre in Veneto. Tutti sono d'importazione. Lo evidenzia il monitoraggio sulle arbovirosi dell'Istituto superiore di sanità (Iss).

Come si manifesta

Dopo un periodo di incubazione di 2-12 giorni si manifestano improvvisamente febbre e dolori alle articolazioni tali da limitare i movimenti dei pazienti, che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili. Altri sintomi includono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Il dolore alle articolazioni è spesso debilitante; generalmente dura alcuni giorni ma può anche prolungarsi per alcune settimane. Inoltre, il virus della chikungunya può causare malattie acute, subacute o croniche.

Il decorso della malattia

Nella maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente, tuttavia, in alcuni casi il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o anche anni. Spesso i sintomi delle persone infette sono lievi e l’infezione può non essere riconosciuta o male-interpretata, soprattutto nelle aree in cui è presente la dengue. Occasionalmente sono state segnalate complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Raramente si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani la malattia può essere una concausa di morte.

Vettori e agente responsabile

Identificata in oltre 60 Paesi di Asia, Africa, Europa e delle Americhe, la chikungunya si trasmette da persona a persona attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes, come Aedes aegypti ed Aedes albopictus (la zanzara tigre). Il virus responsabile appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus.

Diagnosi

Nel Dipartimento Malattie infettive dell'Iss è attivo il laboratorio di riferimento nazionale per gli arbovirus. Le più importanti malattie di importazione prese in considerazione sono: dengue, chikungunya, febbre gialla, West Nile, encefalite giapponese e quelle causate da hantavirus. I metodi diagnostici sono sierologici e molecolari.

Trattamento

Non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si focalizzano primariamente nell’alleviare i sintomi. Al momento non è in commercio un vaccino contro la chikungunya.

Prevenzione e consigli per i viaggiatori

La prevenzione della malattia consiste innanzitutto dell’impedire o ridurre al minimo le punture delle zanzare. Sarà utile quindi per coloro che intendano recarsi nelle zone in cui è presente il virus seguire le precauzioni generali per difendersi dalle punture delle zanzare:

  • Reti alle finestre o zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna
  • Vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi ecc) di colore chiaro, perché i colori scuri attraggono le zanzare
  • Repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore ne riduce l'effetto.
  • Donne incinte  e bambini dovrebbero consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzare questi prodotti, mentre particolare attenzione va posta ai bambini di età inferiore ai 3 mesi, per i quali l’utilizzo è invece sconsigliato.

Infine, è importante ricordare che alcune zanzare vettori di questa malattia non sono attive solo al buio, nelle ore serali, ma anche durante il giorno.

In caso di febbre di qualsiasi natura, soprattutto se accompagnata da dolori articolari, si raccomanda ai viaggiatori di rientro da un viaggio in una zona in cui è presente la malattia di segnalare al proprio medico, o alla struttura ospedaliera a cui si sono rivolti, i Paesi in cui si sono recati. Categorie particolari come le donne in gravidanza e le persone con malattie croniche o scarse difese immunitarie dovrebbero chiedere consigli al proprio medico sull’opportunità di intraprendere un viaggio in una zona endemica per chikungunya.