Virus sinciziale, al via in Toscana alla campagna di immunizzazione

L’iniziativa riguarda i nati fra tra il 1 aprile 2024 e il 31 marzo 2025 ed è stata presentata a Firenze, al Meyer Health Campus

Bambino in pediatria

Bambino in pediatria

Firenze, 23 luglio 2024 – La Regione Toscana, con un investimento che supera i tre milioni di euro, è tra le prime in Italia a dare il via alla campagna di immunizzazione, universale e gratuita, per proteggere i bambini dal virus respiratorio sinciziale, l'agente patogeno responsabile della maggior parte delle infezioni acute delle basse vie respiratorie, in particolare le bronchioliti.

L'iniziativa è stata presentata al Meyer Health Campus. La diffusione del virus respiratorio sinciziale, è stato spiegato, comporta ogni inverno un pesante impatto sui reparti di pediatria: circa un bambino su 50 deve essere ospedalizzato e circa il 20% dei ricoverati deve essere curato in terapia intensiva, sono possibili inoltre complicanze a lungo termine, come il broncospasmo e l'asma.

Lo scorso inverno i ricoveri per virus sinciziale in Toscana furono circa 800, di cui 160 i bambini finiti in terapia intensiva.

Finora l'unica profilassi disponibile era un anticorpo monoclonale che richiedeva una somministrazione mensile, recentemente è stato sviluppato un nuovo anticorpo monoclonale che ha mostrato una riduzione di oltre l'80% dei ricoveri ospedalieri nei neonati e un significativo impatto sulla riduzione della gravità delle condizioni dei pazienti.

La campagna è rivolta a tutti i bambini nati tra il 1 aprile 2024 e il 31 marzo 2025. L'utilizzo dell'anticorpo è consigliato dalle società scientifiche nei bambini sotto l'anno di età che sono a maggior rischio di infezione.

La profilassi verrà garantita attraverso un percorso coordinato e integrato che coinvolge i punti nascita, i pediatri e i dipartimenti di prevenzione delle Asl. Nel dettaglio, i bambini nati tra l'1 aprile 2024 e il 30 settembre 2024 saranno immunizzati nell'ambulatorio del pediatra da ottobre, mentre i bambini nati dall'1 ottobre 2024 al 31 marzo 2025 saranno immunizzati nei punti nascita prima della dimissione ospedaliera. 

“La salute prima di tutto – chiarisce il presidente della regione Eugenio Giani - è noto che abbiamo problemi di bilancio, ma anche se dobbiamo spendere tre milioni lo facciamo volentieri, perché questo monoclonale può consentire di ridurre drasticamente i ricoveri". "Sono convinto- prosegue Giani- che questo intervento darà il senso di uno sforzo, anche di avanguardia rispetto ad altre regioni, che passa attraverso i vaccini. Così come ci siamo distinti per il Covid come una delle regioni con la maggiore diffusione del vaccino, altrettanto vogliamo fare a livello preventivo con i bambini. Non guardiamo a spese".