Firenze, 6 maggio 2021 - "Mi ricordo bene l'inizio della pandemia e l'appello dell'Italia all'Europa. Gli italiani chiesero la solidarietà ed il coordinamento dell'Europa. L'Italia aveva ragione, l'Europa doveva intervenire. E questo è quello che abbiamo fatto". Lo afferma la presidente della commissione europea, Ursula Von Der Leyen, intervenendo a State of the Union, l'evento organizzato dall'Istituto europeo universitario di Fiesole (Firenze). "La nostra campagna di vaccinazione - ha detto in un altro passaggio - è un successo. Quello che conta sono le ferme e crescenti consegne di vaccini agli europei e al mondo. Ad oggi 200 milioni di vaccini sono stati distribuiti nell'Ue. Con Draghi a Roma ospiteremo il vertice sulla Salute. Dobbiamo muoverci da soluzioni ad hoc sulla pandemia ad un sistema che funzioni per tutto il mondo. Vogliamo discutere di cooperazione internazionali", ha detto Von der Leyen.
"A pochi chilometri da Firenze, nel paese di Barbiana, negli anni '60 un giovane insegnante don Lorenzo Milani usò due semplici parole in inglese nella sua scuola: I care. Sono le due parole più importanti da imparare", ha affermato Von Der Leyen. "I care significa mi faccio carico delle responsabilità. Quest'anno da parte di milioni di europei la reazione è stata I care. Deve essere il motto europeo: I care, we care. È la lezione più importante di questa crisi".