Firenze, 24 dicembre 2020 - Come previsto dal decreto Natale, tutta l'Italia torna zona rossa dal 24 al 27 dicembre compresi. Quattro giorni senza ristoranti, bar e negozi sono chiusi tutto il giorno tranne supermercati, alimentari, parrucchieri, barbieri, tabaccai, farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, fiorari, negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, tabacchi e ferramenta, lavanderie e negozi per animali. Per bar e ristoranti è consentito però il servizio a domicilio o l’asporto entro le 22, mentre restano regolarmente aperti gli autogrill lungo le autostrade e i bar delle stazioni e degli aeroporti.
Si può uscire?
Le uscite sono limitate solo alle ragioni di necessità e urgenza ma viene consentita per una volta al giorno l’uscita di due persone per far visita o per pranzare e cenare da parenti o amici (con obbligo di rientro al proprio domicilio entro le 22). Non rientrano nel limite di due persone i minori di 14 anni e chi vive in comuni con meno di 5mila abitanti potrà spostarsi entro un raggio di 30 chilometri (ma non verso i comuni capoluogo di provincia). Si tratta comunque di spostamenti che devono essere autocertificati. Tra le situazioni di necessità, si potrebbe far rientrare anche quella di prestare assistenza ad un anziano che vive solo in un’altra casa. Per il pranzo e la cena delle feste restano valide le indicazioni anticontagio: mascherine indossate anche al chiuso e tra i commensali è consigliabile mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro.
Ci si può spostare (massimo due persone) verso una sola abitazione privata (amici o parenti), collocata nella medesima regione, nell’arco temporale fra le 5 e le 22. I minori di 14 anni e i disabili non rientrano nel conteggio. Lo spostamento per i motivi che indica è quindi possibile.
Per Natale e Santo Stefano, posso farmi consegnare il pranzo a domicilio e invitare i parenti a mangiare in casa da me?
La consegna a domicilio è sempre ammessa, anche nei giorni in zona rossa (come il 25 dicembre) ed è ugualmente possibile l’asporto fino alle 22. Sull’invito ai parenti non esiste un vero e proprio divieto, ma solo una raccomandazione a evitare assembramenti e riunioni di famiglia che aumenterebbero il rischio di contatti e quindi di contagi.
Quali negozi possono rimanere aperti?
Edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, ferramenta, negozi di vernici e materiali per costruire, i rivenditori di elettrodomestici, informatica ed elettronica di consumo, ottica e fotografia, benzinai , parrucchieri e barbieri, librerie e cartolerie, fiorai, rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, concessionari di auto e moto, rivenditori di cosmetici, sanitari, articoli sportivi, articoli per il tempo libero, biancheria, di confezioni e calzature per bambini e di giocattoli.
Posso fare una passeggiata?
È consentito svolgere, individualmente o con accompagnatore per i minori o le persone non del tutto autosufficienti, o con residenti nella medesima abitazione, attività motoria, a piedi o in bicicletta, con partenza e rientro al proprio domicilio senza uso di altri mezzi di trasporto. In caso di residenti nella medesima abitazione e di minori o persone non completamente autosufficienti accompagnati, non occorre mantenere le misure di distanziamento sociale.
E i piccoli comuni?
Con il regime di lockdown a livello nazionale è possibile spostarsi anche all’interno dello stesso comune solo con l’autocertificazione e sempre solo per i motivi previsti dal modulo, compresa l’assistenza ad anziani e persone non autosufficienti. Ma è prevista una deroga per i residenti dei piccoli comuni sotto i 5mila abitanti e in un raggio di massimo 30 chilometri, ma non per recarsi in capoluoghi di provincia.
Posso andare nella mia seconda casa?
È consentito raggiungere seconde case, camper o roulotte, imbarcazioni di proprietà e altri manufatti ma solo per lo svolgimento delle attività di manutenzione e riparazione necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene; lo spostamento potrà essere soltanto individuale e limitato all’ambito del territorio regionale con obbligo di rientro in giornata al proprio domicilio.
𝗦𝗮𝗿𝗮̀ 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗼 𝗼 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?
Sì, il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento, anche se ci si trova in un'altra Regione o Comune.
𝗦𝗮𝗿𝗮̀ 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗶 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲?
Sì, gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità sono sempre possibili, senza distinzione tra giorni e orari.
𝗣𝗼𝘀𝘀𝗼 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗽𝗲𝘀𝗮? 𝗔𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲?
Fare la spesa rientra tra le cause che giustificano lo spostamento, anche fuori dal comune dove si abita se il comune contiguo al proprio ha punti vendita necessari alle proprie esigenze, anche in termini di convenienza per il portafoglio. Lo spostamento va sempre autocertificato
𝗜𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗶𝘂𝗴𝗲/𝗽𝗮𝗿𝘁𝗻𝗲𝗿 𝘃𝗶𝘃𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲. 𝗦𝗮𝗿𝗮̀ 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗲 𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝘂𝗶/𝗹𝗲𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗹𝗼/𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗲?
Come stabilito dal Decreto Natale, sarà possibile solo se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione. Ciò permetterà, ad esempio, il ricongiungimento di coppie che sono lontane per motivi di lavoro ma che convivono con una certa frequenza nella medesima abitazione.
𝗛𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘂𝘁𝗼𝘀𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗶𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗱𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶, 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲/𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗲 𝗮𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗼 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗣𝗼𝘁𝗿𝗼̀ 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗹𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝟮𝟰 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝟲 𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼? 𝗣𝗼𝘁𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘃𝗲𝗻𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗺𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗶𝘂𝗴𝗲/𝗽𝗮𝗿𝘁𝗻𝗲𝗿 𝗲 𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶?
Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti sarà consentito anche tra comuni/regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione.
Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste.
𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗲 𝗹'𝗮𝘂𝘁𝗼𝗰𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?
Durante i giorni di zona rossa, l'autocertificazione serve anche per muoversi durante la giornata all'interno del proprio comune, oltre che per entrare e uscire dalla propria città per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute e per "altri motivi ammessi dalle vigenti normative", che comprendono la necessità di accudire una persona non autosufficiente il ritorno alla propria residenza. Il modulo servirà anche per andare in una seconda casa in regione o per andare a trovare amici e parenti con le norme esposte sopra. Chi non ha una stampante può scrivere l’autocertificazione a mano, ricalcando il modello. Se non si ha il modulo con sé e si viene fermati dalle forze dell’ordine saranno loro a compilarne uno: potranno poi eseguire verifiche per controllare la correttezza di quanto dichiarato