MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

6 agosto 1919, nasce Zorro: l’eroe spadaccino compie 105 anni

Difende i più deboli dal potere dispotico, che è poi il segreto del successo di tutti i supereroi a fumetti che incarnano la speranza di riscatto in un mondo dove regna l’ingiustizia

Antonio Banderas in Zorro (foto da Ansa)

Antonio Banderas in Zorro (foto da Ansa)

Firenze, 6 agosto 2024 – Quando i prepotenti hanno sempre ragione, il sogno del riscatto che non viene dalla realtà, sopraggiunge come una manna al cielo dalla fantasia. Ecco perché Zorro ha avuto tanto successo, perché incarna colui che fa giustizia in un mondo in cui regna l’ingiustizia. Stesso spirito da giustiziere che ha decretato anche il successo di supereroi moderni, come ad esempio Batman, nato per riportare ordine nella sua corrotta Gotham City. Ma torniamo all’eroe mascherato Zorro, che a differenza degli altri eroi è senza superpoteri. Armato, cappa e sciabola e cappello a falde, il personaggio a fumetti è nato dalla penna di Johnston McCulley e baciato da un successo enorme, che ha propiziato la comparsa in film, serie TV, spettacoli teatrali, videogame e ovviamente gli immancabili pupazzetti in scala. La prima avventura di Zorro esordì il 6 agosto del 1919, all'interno del fumetto 'All-Story Weekly', e introdusse ai lettori la figura di Don Diego de la Vega, figlio del più ricco proprietario terriero della California all'epoca del dominio spagnolo (1769-1821). Disgustato dal comportamento dispotico dei governanti locali, diventa il giustiziere Zorro, abilissimo spadaccino e difensore dei più deboli. Dopo la sua prima avventura, La maledizione di Capistrano, l'autore ha scritto altre 60 storie, facendo diventare Zorro uno dei primi eroi con mantello e spada nella letteratura americana. Fino a giungere ai giorni nostri. Anche se la generazione che ruota tra i 30 e i 40 forse ricorda soprattutto Cristina D'Avena nella sigla italiana dell'anime in 52 puntate del 1994. Già nel 1920 l'eroe mascherato conquistò il suo primo adattamento cinematografico ('Il segno di Zorro', diretto da Douglas Fairbanks), che conobbe un grandissimo successo e contribuì a gettare le basi di un franchise giunto fino ai giorni nostri. Fu il primo di una lunga serie e grazie alla sua maschera molti attori trovarono la via del successo. Nel 1957 la prima serie televisiva che sembra non invecchiare mai. Era il 1966 quando le prime puntate resero in Italia popolari Don Diego de la Vega, il tenente Garcia ed il fido servitore muto Bernardo. Zorro era ed è un intreccio assoluto. Al cinema tra più noti attori ad aver interpretato l'eroe spadaccino e Douglas Fairbanks (1920), Tyrone Power (1940), Alain Delon (1975) e Antonio Banderas (due film, 1998 e 2005). Tra i film europei da non dimenticare - Il sogno di Zorro (1952) Italia, Walter Chiari ma anche Il giuramento di Zorro (1965) Italia e Spain, con Tony Russel - Zorro il ribelle (1966) Italia, con Howard Ross - El Zorro (1968) Italia, Spagna con George Ardisson - I nipoti di Zorro (1968) Italia, con Dean Reed (commedia con Franco & Ciccio), Il figlio di Zorro (1973) Italia e Spagna, con Alberto Dell'Acqua, Zorro (1975) Italia e Francia, con Alain Delon. Impossibile citarli tutti. Il poeta cileno, vincitore del premio Nobel, Pablo Neruda, gli ha dedicato la sua opera unica. Un'altra figura che ha ispirato McCulley è stata La Primula Rossa (Scarlet Pimpernel), una punitrice inglese che si è fatta conoscere durante la Rivoluzione francese ed è stata creata, all'inizio del XX secolo, dalla scrittrice Emmuska Orczy, una britannica di origine ungherese.

Nasce oggi

Andy Warhol nato il 6 agosto del 1928 a Pittsburgh. Tante le sue copertine di vinili, come quella della celeberrima banana che si sbucciava e che "consacrò" i The velvet Underground con Nico o quella, con zip dei jeans che si aprivano, per Sticky Fingers dei Rolling Stones. E poi le sue serigrafie, con le Campbell's Soup e il collage delle 12 Marilyn Monroe. E la pioggia di polaroid, che per lui era "l'arte più istantanea". È stato definito non a caso il Raffaello della cultura di massa Usa. Da grande artista ha detto: “Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d'arte che si possa desiderare.”