
Milly Carlucci e Giorgio Albertazzi
Firenze, 17 settembre 2016 «L’ULTIMA puntata sarà il 19 settembre su Rai 5. Dico la verità per me è stata un’esperienza di grande fatica e bellissima. Questo progetto era partito due anni fa, poi quando non c’è stato più, è stata dura ricostruire quello che avrebbe voluto lui. Il Maestro Albertazzi aveva fatto il piano di quest’opera, con le sue scalette, i suoi scritti. Allora, abbiamo provato a fare come se ci fosse, con amore e rispetto». Milly Carlucci racconta così il suo Albertazzi e quella conoscenza nata dopo la partecipazione a ‘Ballando con le stelle’. Lo fa sperimentando e confrontandosi con un gigante dello spettacolo italiano, producendo tre film poetici e rigorosi che hanno come protagonista Giorgio Albertazzi. Puntate molto seguite – l’ultima il 19 settembre su Rai5– tanto da richiedere già da ora repliche che andranno su Rai 3.
Milly come è stato girare in Toscana con un gigante del teatro?
«Questo lavoro accanto al maestro Albertazzi è stata un’esperienza emozionante, unica e forse irripetibile nella mia carriera. Insieme alla mia autrice Maddalena De Panfilis abbiamo sviluppato e portato a termine il racconto che il maestro voleva fare al pubblico di quasi un secolo di vita e carriera professionale straordinarie. E’ il testamento spirituale dell’ ultimo imperatore del teatro italiano. In Toscana perchè anche se il progetto era nato due anni fa, poi lo abbiamo sviluppato tra aprile e maggio. Poco tempo prima che ci lasciasse».
L’idea iniziale era la stessa che abbiamo visto?
«Se fossimo riusciti a girarlo un paio di anni fa lui sarebbe stato un uomo diverso e il risultato anche. L’ idea era di guidarci nei suoi luoghi, a parlare di architettura da Firenze dalla villa I Tatti, o sulla spiaggia coi cavalli di Pia. Non ci siamo riusciti, ma lo stesso questo programma ‘Vita Morte e Miracoli’ è stata una grandissima occasione per stargli vicini e raccontare una vita meravigliosa. Silvia Calandrelli, respondabile di Rai Cultura, e Pasquale D’Alessandro direttore di Rai 5, si sono entusiasmati e hanno creduto subito a questo progetto».
I primi due film sono stati bellissimi, ricchi di contributi, stravisti dal pubblico.
«La prima puntata si intitolava ‘Amore’, la seconda ‘Radici’, e la terza sarà ‘Arte’. Sarà il racconto di Giorgio, maestro e protagonista di teatro e cinema, innovatore della nuova avanguardia. E’ stato unico in Italia così grande e irripetibile: e ci sono stati gli amici come Dario Fo, Maurizio Scaparro, Massimo Ranieri, Mariangela D’Abbraccio, Elisabetta Pozzi che lo hanno raccontato. Un film è una cosa importante, un impegno: perchè se non metti su un pellicola certe cose, se non le registri, è difficile averne memoria. Non tanto per noi quanto per i giovani, che amano sapere e che lo hanno amato moltissimo».
Milly cosa l’ha colpita di più della vita di Albertazzi?
«Pia: una donna eccezionale per la quale Giorgio non aveva solo amore e tenerezza, ma che ammirava. E che ha avuto l’intelligenza di stare vicino a un uomo così impegnativo lasciandolo libero di essere».