
Il pianista e direttore artistico Giacomo Benedetti
Firenze, 28 aprile 2025 – Una missione lunga dieci anni. Quella di diffondere la musica lirica e sperimentale, barocca e rinascimentale, nella nostra regione. E dai risultati si direbbe che l'obiettivo è stato raggiunto, perché l'associazione Konzert Opera Florence - da due lustri impegnata ad organizzare il programma del Baroque Festival Florence - è riuscita anche quest'anno a presentare una rassegna di quattordici concerti di rilevanza internazionale, che da venerdì 2 maggio fino al 27 giugno porteranno nel centro storico di Firenze musicisti di fama internazionale e giovani talenti.
Merito soprattutto dell'impegno instancabile del direttore artistico Giacomo Benedetti, capace di coinvolgere una vasta rete di istituzioni nell'ambito dell'Estate Fiorentina: dalla Regione Toscana alla Città Metropolitana, dalla Fondazione Cassa di Risparmio sino al Conservatorio Luigi Cherubini e alla Scuola di Musica di Fiesole. Come da consuetudine, il festival sarà itinerante, offrendo l'occasione unica di conoscere luoghi dal grande valore artistico e spirituale, come la Chiesa e la Sala Capitolare di Santa Felicita, la Basilica della Santissima Annunziata e l'Auditorium Santa Croce al Tempio.
In apertura, lo spettatore viene immerso nel primo periodo del Seicento italiano e nella pratica dell'alternatim, che consisteva nella sostituzione del coro con l'organo per interpretare una parte dei versi della liturgia: nella Chiesa di Santa Felicita risuoneranno le note dell'Onofrio Zeffirini del 1572, rievocate dal talento di Federico Del Sordo e sostenute dalla voce di Angelo Goffredi, su musiche di Girolamo Frescobaldi, Giovan Battista Fasolo e Giovanni Paolo Cima. E' dedicata interamente ad uno strumento piccolo quanto raro - il violoncello a cinque corde - la serata di venerdì 9 alla Sala Capitolare, illuminata dal violoncello barocco di Federico Bracalente e dal repertorio di Bach, che affidò allo strumento l'ultima delle sei suites e svariate arie in cantate sacre.
Il concerto dell'Ensemble Baroque Lumina, di scena venerdì 16 all'Auditorium Santa Croce al Tempio, ripercorre invece i primi studi da compositore del giovane Bach, dalle copie delle celebri esibizioni dell'Estro armonico e La Stravaganza di Antonio Vivaldi, sino alla permanenza dal 1713 presso la corte di Weimar, dove gli vennero richieste alcune trascrizioni per tastiere, coinvolgendo da due a quattro clavicembali accanto all'ensemble di archi. Mercoledì 21, tra la Sala Capitolare e la Chiesa di Santa Felicita, ecco il violinista Thomas Pietsch e l'organista Dagmar Lubking guidare il pubblico in un viaggio nella vecchia Europa, da quella settentrionale di Johann Schop e Georg Philip Telemann alla meridionale di Johann Jakob Froberger e l'austriaco Heinrich Ignaz Biber.
Un percorso che prosegue venerdì 23 nella Sala Capitolare insieme a Francesco Cera, al clavicembalo, e Francesco Romano, alla tiorba, uniti per rievocare le atmosfere della Roma di Urbano VIII, il Papa del Barocco, sotto la corte del quale fiorirono il genio di Borromini e Bernini, Frescobaldi e Kapsberger. Eleganza e giocosità, ritrattismo e intimità sono protagonisti mercoledì 28 all'Auditorium Santa Croce al Tempio, dove il violinista Patrizio Focardi, la flautista Giuseppina Ledda, Francesco Tomei alla viola da gamba e Anna Clemente al clavicembalo recuperano l'usanza francese diffusa nel Settecento dei "Pièces de clavecin en concerts", le composizioni con diverse combinazioni di strumenti, di cui Jean Philippe Rameau fu maestro assoluto. Il mese si conclude venerdì 30 ancora tra la Chiesa e la Sala Capitolare, con l'omaggio di Andrea Inghisciano e Francesco Giannoni al cornetto rinascimentale, strumento principe del panorama rinascimentale e barocco.