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La dedica di Carlo Conti a Fernando Capecchi: “Grazie per aver creduto in me, Pieraccioni e Panariello”

Il direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2025 ha ricordato i suoi primi provini in Rai a Roma: “Gli amici della Nazione lo sanno bene: in Toscana ci conoscevano tutti, nessuno nel resto d’Italia. A me dissero che ero troppo scuro e avevo gli occhi troppo vicini per fare televisione”

Firenze, 11 febbraio 2025 – Nella conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo 2025, il direttore artistico Carlo Conti – dopo la commozione nel ricordo della madre – ha voluto rendere omaggio anche a Fernando Capecchi, il grande agente di spettacolo ma soprattutto eccellente talent scout – oltre a Conti lanciò Giorgio PanarielloLeonardo Pieraccioni e molti altri – deceduto a fine novembre scorso.

Fernando Capecchi circondato da alcuni dei talenti che ha lanciato. Al centro Carlo Conti
Fernando Capecchi circondato da alcuni dei talenti che ha lanciato. Al centro Carlo Conti

"Ne ha combinate di tutti colori”, ricorda Carlo Conti che poi si sofferma su un episodio in particolare. Quando Capecchi accompagnò lui, Panariello e Pieraccioni a fare dei provini in Rai a Roma. Voleva far crescere quei tre giovani ragazzi molto talentuosi, perché, come ricorda lo stesso Conti: “In Toscana – e gli amici della Nazione lo sanno bene – ci conoscevano tutti, riempivamo la Bussola e quant’altro, ma nel resto d’Italia nessuno sapeva di noi”.

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"Insomma – prosegue Conti – facciamo questi tre provini. Poi risaliamo in macchina di Capecchi. Qui un silenzio incredibile. Nessuno parla. Io mi faccio coraggio e dico: ‘Allora ragazzi, com’è andata?’. Leonardo dice: ‘A me hanno detto che son troppo bellino, che non posso fare il comico, il cinema poi figuriamoci. Uno bellino così non può fare le battute, non può far ridere. Panariello: ‘Io gli ho fatto Mario Il Bagnino (celebre personaggio di numerosi film e del film Bagnomaria, ndr), ma dice non si capisce. A me invece i direnti Rai avevano detto: ‘Ero troppo scuro e avevo gli occhi troppo vicini per fare la televisione’". 

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"Ci siamo quindi fermati a prendere un caffè in Valdichiana – prosegue nel racconto Conti –, qui tutti ci conoscevano. La gente del posto ci ha abbracciato. Insomma, due situazioni molto diverse. Quindi abbiamo aspettato che la Rai si accorgesse di noi. Credo che qualche piccola cosina ciascuno dei tre l’abbia dimostrata nella vita. Quindi grazie Fernando per quei tanti viaggi che hai fatto per noi”.