
Terence Hill nei panni di Don Matteo - foto Rai Fiction
Firenze, 21 aprile 2022 - Dopo 22 anni, 259 episodi, 13 stagioni, è il momento di salutare Don Matteo-Terence Hill. Oggi, 21 aprile, in prima serata su Raiuno va in onda la quarta puntata della tredicesima stagione della popolare serie tv 'Don Matteo'. E l'amato prete-detective, con la tonaca rattoppata, scenderà dalla sua bicicletta per congedarsi dal pubblico: sarà un addio o un arrivederci?
Nella puntata dal titolo 'Così lontani, così vicini' Terence Hill sveste la tonaca di Don Matteo, esce di scena in silenzio e misteriosamente, com'era arrivato, per passare il testimone a Raoul Bova, che su Raiuno veste i panni di un parroco, Don Massimo, senza abiti talari, forte e dedito al prossimo ma dal passato misterioso, che arriverà per sostituirlo a partire dal quinto episodio (in onda il 28 aprile).
Nella 13esima stagione della serie - prodotta da LuxVide con RaiFiction - si segnala il ritorno di Flavio Insinna nei panni del colonnello Anceschi, che arriva a Spoleto con la figlia Valentina. Sono presenti Nino Frassica (Cecchini), Maria Chiara Giannetta (la capitana Anna), Maurizio Lastrico (il Pm Marco), Nathalie Guetta (Natalina).
L'uscita di scena
Ma prima della partenza, Don Matteo-Terence Hill affronterà l'ennesimo caso di omicidio. Al centro della puntata, la dipartita di una parrocchiana di Don Matteo. A questo fatto si affianca la presenza di Franco Fanelli a Spoleto, fratellastro di Marco. Tra il Pm e Franco non c’è mai stato un buon dialogo e i rapporti tra loro sono sempre stati tesi. Tra le ipotesi relative all’arrivo di Franco in città emerge anche quella legata all’omicidio appena avvenuto. Ma saranno le indagini a decretare la verità su tutto questo. Nel frattempo Federico e Greta alimentano la loro conoscenza con una frequentazione sempre più continuativa mentre Anna si trova a vivere un momento di felicità quando rivede Lucio Valente. Quest’ultimo è colonello, nonché l’istruttore di Anna durante il periodo dell’Accademia. La donna ricorda di aver avuto una grande stima oltre che un’intesa particolare con l’uomo. Il Maresciallo Cecchini (Nino Frassica) si ritrova a vivere l’esistenza di 'personaggio letterario': il protagonista di alcuni romanzi gialli sembra essere proprio lui e tutta la città se lo domanda. Poi la scena che commuoverà milioni di telespettatori: Terence Hill spegne le luci i casa, rivolgendo un ultimo sguardo a Natalina e ai 'suoi' ragazzi addormentati.
L'uscita di scena di Terence Hill è dovuta al fatto che l'attore avrebbe preferito stare meno ore sullo stesso set e avrebbe voluto continuare, magari con quattro puntate a stagione come dei film tv. "Ma Don Matteo non è Montalbano" ha spiegato il produttore Luca Bernabei "noi facciamo lunga serialità, non sarebbe stato possibile, rispondiamo al pubblico".
Tanta Umbria nella fiction
Così, Terence Hill lascia la fiction dopo 259 puntate, a 22 anni dalla messa in onda della prima (7 gennaio 2020). Una lunga avventura televisiva accompagnata da ascolti record: una media di 7 milioni e mezzo, perché il prete-detective da subito ha appassionato milioni di persone. Don Matteo, prima parroco della Chiesa di San Giovanni Battista di Gubbio, poi trasferito a quella di Sant'Eufemia a Spoleto dalla nona stagione. "Don Matteo è un po' come il pistolero Trinità. Non ha un passato, non ha parenti" aveva detto in passato Terence Hill descrivendo il suo personaggio. E non bisogna dimenticare che lo stesso Terence Hill è di origini umbre: per la precisione di Amelia.
Chi è Terence Hill
Registrato all'anagrafe come Mario Girotti, Terence Hill ha appena festeggiato 83 anni: è nato, infatti, il 29 marzo a Venezia nel 1939 da padre chimico e da madre tedesca (una sassone e nella sua casa vicino a Dresda il futuro Don Matteo vide da vicino i bombardamenti alleati sulla Germania). L'uomo dagli occhi di ghiaccio e dal fisico che sembra non invecchiare mai (una promessa da giovanissimo dell'atletica leggera), ha iniziato a recitare nel 1951 nel film di Dino Risi intitolato 'Vacanze col gangster'. In tutto, con il suo nome vero, ha partecipato a ben 38 film. La carriera 'parallela' di Terence Hill, inizia nel 1965 con il film 'Il magnifico emigrante'. Il successo arriva con il genere 'spaghetti-western' insieme a Bud Spencer e al personaggio Trinità. Il nome d’arte gli ha portato molta fortuna garantendogli un David di Donatello alla carriera nel 2010 per i film realizzati insieme a Bud Spencer.