GABRIELE MASIERO
Cultura e spettacoli

"Exodus" di Alexey Morosov prorogato fino al 13 ottobre

Il progetto artistico si smoda nei luoghi più iconici della città: da piazza dei Miracoli ai Lungarni del centro

La scultura davanti alla chiesa della Spina

La scultura davanti alla chiesa della Spina

Pisa, 28 settembre 2024 – Un viaggio alle origini della civiltà occidentale tra torri, chiese, palazzi storici e luoghi simbolo di Pisa, a partire da piazza dei Miracoli: è stato prorogato fino al 13 ottobre “Exodus” il progetto artistico pensato in più capitoli da Alexey Morosov, artista originario dell’Asia centrale e lucchese d’adozione. Il secondo volume della trilogia avviata al Museo Archeologico di Napoli nel 2016 si snoda a Pisa, tra alcuni dei luoghi più iconici della città: piazza dei Miracoli, la chiesa di Santa Maria della Spina su Lungarno Gambacorti, il Fortilizio con la Torre Guelfa su Lungarno Simonelli, l’esterno di Palazzo Blu. Exodus è diretto da Gian Guido Grassi e organizzato dal Comune di Pisa e dall’associazione Start Attitude, con il contributo del consiglio regionale toscano e la collaborazione di Palazzo Blu, con il patrocinio della Provincia di Pisa. Due le sedi espositive principali (ingresso libero): la chiesa di Santa Maria della Spina, eretta nel 1230 per conservare una delle spine della corona di Cristo, e il Fortilizio con la Torre Guelfa, dalla cui cima si può godere di uno dei più straordinari panorami di tutta Pisa. Quattro le sculture collocate in esterno, in un percorso che attraversa la storia della città. Originario del Kyrgyzstan, residente a Lucca da 9 anni, l'artista, spiega una nota di Start Attitude, "si considera erede della cultura ellenistica e dell’umanesimo, di cui recupera sia le tecniche accademiche sia la concezione antropologica e lavora su imponenti sculture, che richiamano miti di antica memoria rivisitati in chiave post moderna, tra l’immaginario arcaico e il linguaggio cyberpunk".