GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

Fabbrica Europa: la trentunesima edizione della macchina del pensiero

Il progetto multidisciplinare diretto da Maurizio Busìa e Maurizia Settembri torna con sessantotto eventi, quaranta titoli e centocinquanta artisti provenienti da quindici paesi, che si esibiranno in dieci location della città.

Fabbrica Europa 2024

Fabbrica Europa 2024

Firenze, 6 settembre 2024 - La Terra di Mezzo. Nella fervida immaginazione di J.R.R. Tolkien era un luogo immaginario dove razze, etnie e linguaggi diversi - nani, elfi, uomini - univano le forze contro il male dilagante; nella realtà, è il Mare Nostrum, il Mediterraneo, crocevia di nuove sperimentazioni ed eterne schiavitù, da secoli costellato di viaggi e tradizioni, visioni e comunità, scienza e arte. Uno spazio corale che il progetto Fabbrica Europa cerca di esplorare da più di trent'anni attraverso il suo sguardo dorato, creativo e multidisciplinare, che dal PARC - Performing Arts Reseach Centre del Parco delle Cascine si estende al Teatro Puccini e Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, abbraccia il Chiostro degli Angeli sino a raggiungere il Teatro Cantiere Florida e il Teatro Goldoni, nel cuore dell'Oltrarno fiorentino. 

L'edizione di quest'anno, diretta da Maurizio Busìa e Maurizia Settembri, è una fitta rete di relazioni che coinvolge istituzioni pubbliche - Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze e Università degli Studi - e soggetti privati - dalla Fondazione Cassa di Risparmio all' Institut Français, dalla Galleria Frittelli Arte Contemporanea al Murate Art District - sullo sfondo di una visione condivisa: alla base, c'è una programmazione che unisce centro e periferie, maschile e femminile, grandi maestri e autori emergenti, lungo un percorso di oltre un mese - dal 13 settembre al 15 ottobre - scandito da sessantotto appuntamenti, quaranta titoli e più di centocinquanta artisti provenienti da quindici paesi. 

La rassegna si apre il 13 e 14 settembre con "Invisibili" di Aurélien Bory, ispirato al "Trionfo della Morte" conservato nella Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo: sul palco, quattro danzatrici, un cantante e un musicista - tutti palermitani - celebrano sulle orme di Pina Bausch la Sicilia e il suo capoluogo, disegnando su un fondale vivo e palpitante di figure dipinte un affresco sorprendentemente moderno della città nel corso del XV secolo. Sarà invece il palco dell'Auditorium Zubin Mehta ad accogliere domenica 15 "That's all folks!", la nuova creazione di Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti, con quattro interpreti di assoluto livello - Issue Park, Ching - Ying Chien, Faith Prendergast e lo stesso Bigi - che si muovono dentro una scenografia minimale e indefinita, dove scienza, mito e danza dialogano con la loro memoria inconscia. 

Stereotipi, preconcetti e pregiudizi legati all'identità queer - ed ampiamente diffusi nella letteratura e nel cinema degli anni Settanta - sono di scena sul retropalco del Teatro del Maggio con "Batty Bwoy" - nome dispregiativo usata in Giamaica per definire il mondo LGBTQ+ - lo spettacolo dell'artista norvegese di origini giamaicane Harald Beharie dedicato alla resilienza delle comunità queer locali contro ogni forma di discriminazione. Spostandosi nel Chiostrino, tocca a Cristina Kristal Rizzo presentare "Monumentum the second sleep/prima parte, il solo", il percorso temporale tra storia e inconscio racchiuso nel movimento dai tagli espressivi neoclassici della giapponese Megumi Eda. 

Per la parte musicale, sono tre i pilastri fondamentali della manifestazione: il compositore e polistrumentista brasiliano di stanza a Los Angeles Rodrigo Amarante - atteso il 27 settembre al Puccini - celebre per il brano "Tuyo" della colonna sonora della serie tv "Narcos", ma anche fondatore del supergruppo samba Orquestra Imperial, e delle band Hermanos e - insieme a Fabrizio Moretti degli Strokes e Binki Shapiro - Little Joy; il pluripremiato soprano americano Claron McFadden - domenica 29, di nuovo al Puccini - che celebra Nina Simone nell'omaggio firmato da Fanny & Alexander; e il mitico Colin Stetson - sul palco del Cantiere Florida il 15 ottobre - un acrobata del sax e del clarinetto che ha saputo ridefinire i confini del genere. 

Il Cantiere Florida e il PARC saranno teatro delle coreografie di grandi ospiti internazionali: da Maria Del Mar Suarez La Chachi, che con la voce della cantante Lola Dolores trasforma scene di vita quotidiana in un flamenco intimo e magico, alla brasiliana Alice Ripoll, che racconta con la compagnia delle favelas REC la realtà sociale di Rio de Janeiro; dal libanese Omar Rajeh e la sua dolente autobiografia, a Mario Bermudez e il suo viaggio potente e liberatorio, intenso e folgorante lungo le tracce dell'Inferno dantesco.