MAURIZIO COSTANZO
Cultura e spettacoli

Quella censura su Pasolini. Da Scarface a Totò: ecco i film banditi

È lunga la lista delle pellicole bloccate e vietate dalla censura: tra questi, incredibilmente, c’è anche Ritorno al futuro. Ma non solo. Fu messa all’indice anche Wonder Woman

Pier Paolo Pasolini (foto Ansa)

Pier Paolo Pasolini (foto Ansa)

Firenze, 13 settembre 2024 – Era il 13 settembre del 1968 quando venne sequestrato “per oscenità” il film di Pier Paolo Pasolini Teorema. Tuttavia l’opera venne ben accolta dall’ala più progressista, infatti venne premiato dall'OCIC (Office catholique international cinématographique).

Questa vicenda si concluse a novembre di quell’anno, con l’assoluzione di Pasolini. Stessa sorte tuttavia toccò anni dopo sempre a lui per un altro suo film, il controverso ‘Salò o le 120 giornate di Sodoma’.

Tuttavia, nella storia del cinema, sono stati messe al bando anche pellicole che non ci aspetterebbe, poi diventati cult. Uno tra i casi più eclatanti è Scarface, non quello del 1983 di Brian De Palma con Al Pacino, ma quello precedente diretto da Howard Hawks datato 1932. Gli Stati Uniti bandirono il film per le troppe scene violente. In Italia anche il fascismo ne bloccò la diffusione, perché parlando di criminali di origine italiana poteva essere considerato offensivo nei confronti del nostro Paese.

Ma anche opere dove non ci sono gangster e sparatorie vennero banditi: ad esempio ‘La dolce vita’ di Federico Fellini: per uno spogliarello, alcune parolacce e un rifermento al suicidio venne prima vietato ai minori di 16 anni, e dal 1975 ai minori di 14 anni. In Spagna la censura franchista proibì categoricamente questa pellicola, che sbarcò nei cinema solo dopo la morte di Francisco Franco.

Anche ‘Totò e i re di Roma’ creò dei problemi ai registi: nella scena in cui Totò fa l’esame per la licenza elementare e viene interrogato da Alberto Sordi, gli viene chiesto “il nome di un pachiderma”. Riguardando il film la risposta (“Bartali!”) si può notare che è doppiata e con voce diversa. Leggendo il labiale la risposta originale e censurata era “De Gasperi!”.

Altro caso eclatante quello di ‘Ritorno al futuro’ del 1985 con Michael J. Fox che in Cina venne censurato per “rappresentazione irrispettosa della storia”. Stessa sorte e stesso motivo per ‘Star Trek’ e ‘Il pianeta delle scimmie’. In Arabia Saudita, Qatar, Tunisia e Libano venne invece vietata la visione di ‘Wonder Woman’ del 2017. E questo perché la protagonista Gal Gadot, prima di diventare attrice, aveva prestato servizio come soldatessa delle Forze di difesa israeliane.

Tra i più celebri film censurati, Ultimo Tango a Parigi (1972) di Bernardo Bertolucci, con Marlon Brando e Maria Schneider, stato bloccato fino al 1987 per le numerose scene erotiche che all'epoca suscitarono un forte impatto emotivo e vennero giudicate scandalose. Nella lunga lista di film censurati, c’è anche ‘Totò che visse due volte’, scritto e diretto dal duo Ciprì e Maresco. Il film, pur avendo ricevuto contributi pubblici, alla vigilia della sua uscita nelle sale fu dichiarato "vietato a tutti" dalla censura italiana, che lo ritenne offensivo del buon costume e contenente scene "blasfeme e sacrileghe".

Successivamente sbloccato, il film non ebbe però grande successo al cinema, tenuto conto del divieto ai minori di 18 anni e della limitata distribuzione. Fu proprio quest'opera a sollevare un ampio dibattito nel paese sull'utilità della censura e si arrivò all'approvazione di un disegno di legge, volto ad abolire la censura preventiva imposta a un pubblico maggiorenne.