
Visitatori scattano foto-ricordo alla Gioconda al Louvre (Ansa)
Vinci (Firenze), 3 giugno 2022 - "Lo sfondo della Gioconda di Leonardo Da Vinci è in provincia di Pisa". A pochi giorni dalla torta lanciata da un manifestante al Museo del Louvre, uno studio riaccende i fari sul paesaggio dietro alla Monna Lisa. Lo sfondo della Gioconda è toscano, "più precisamente è quello della valle dell'Arno vicino alla torre di Caprona, a Vicopisano". L'identificazione è stata fatta dallo studioso francese Pascal Cotte, ricercatore scientifico e direttore della Lumiere Technology, che ha presentato la sua scoperta venerdì 3 giugno a Vinci (Firenze) durante la conferenza "La Gioconda svelata dalla scienza. Una nuova scoperta mondiale".
Lo studio sullo sfondo della Gioconda si è basato sulla digitalizzazione della stessa, realizzata dal ricercatore francese su richiesta del Museo del Louvre di Parigi, dove il capolavoro di Leonardo è conservato. "Studiare Leonardo è stimolante - ha commentato il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia -, ci offre sempre uno spunto in più di ricerca. Ed è anche l'occasione per scoprire aspetti nuovi della vita del genio rinascimentale. Ed è bellissimo vedere come arte e scienza, che sembrano due mondi diversi, siano in realtà collegate tra di loro. Come Comune la nostra volontà è esaltare Leonardo a 360 gradi, andando ad analizzare ogni singolo dettaglio di una figura che ha cambiato il mondo".
A conferma dell'identificazione del paesaggio è stato utilizzato anche lo studio delle carte geografiche disegnate da Leonardo e due schizzi con la sanguigna, pubblicati dal grande studioso leonardiano Carlo Pedretti, che hanno appunto permesso di ripercorrere il passaggio di Leonardo sui monti pisani, da Vicopisano, Cascina, Calci.
Sylvain Thieurmel, ricercatore specializzato nella pittura di Leonardo, ha effettuato una serie di ricerche in Toscana, ipotizzando che l'artista-scienziato fu accompagnato dal suo allievo e amante Salai dalla torre di Caprona alla Verruca. La sua ricerca lo ha portato alla scoperta anche di una grotta situata a Uliveto Terme, ai piedi del monte Verruca. Una maestosa roccia che assomiglia peraltro al paesaggio che Leonardo dipinse nella Vergine delle Rocce, sempre al Louvre.
Fondamentale nelle nuove ricerche è stata la tecnica scientifica Layer Amplification Method grazie alla quale sono stati scandagliati in maniera non invasiva gli strati nascosti sotto la superficie del dipinto, scattando anche immagini multispettrali in alta risoluzione, e ricostruendo l'esatta cronologia della creazione dei vari stati dipinti. Già nel 2015 il ricercatore francese Cotte aveva formulato la tesi secondo cui dietro il ritratto più enigmatico della storia dell'arte ci fosse uno schizzo preparatorio non visibile a occhio nudo, una sorta di identità nascosta della Monnalisa. Ora, grazie allo stesso processo di digitalizzazione, la novità riguarda il paesaggio.
Tra i risultati più sorprendenti c'è l'ipotesi che alle spalle della Gioconda ci sia la Torre di Caprona, a Vicopisano. I risultati sono stati illustrati durante una conferenza al Centro Espositivo Leo-Lev, in piazza Carlo Pedretti a Vinci, dal titolo "La Gioconda svelata dalla scienza. Una nuova scoperta mondiale", alla presenza di Pascal Cotte, Chiara Matteucci del Dipartimento dei beni culturali dell'Università di Bologna, e Sylvain Thieurmel.