
Michael Guttman e Jing Zhao (c) Bernard Rosenberg
Pietrasanta, 2 luglio 2020 - La rassegna alla fine si farà. Sette concerti che porteranno nella Versilia storica grandi solisti della musica classica per la 14a edizione di Pietrasanta in concerto. Un festival speciale anche perché i proventi della vendita dei biglietti saranno destinati alle famiglie del comune, che si sono trovate in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria (Info e programma completo su www.pietrasantainconcerto.com). Sulle caratteristiche delle serate musicali parliamo con il direttore artistico, il violinista Michael Guttman.
Come definirebbe questa edizione condizionata da questo periodo difficile per tutti?
Si dice generalmente "Piccolo, ma bello", però preferisco il detto inglese "Little is beautiful", piccolo è bello. Proprio perché sono riuscito a coinvolgere colleghi importanti a partire dai pianisti, come Vanessa Benelli Mosell e Roberto Prosseda che tra l'altro arrivano entrambi da Prato, fortunatamente non distante da qui. Mi auguro inoltre di poter far arrivare senza problemi Alexei Botvinov che è ucraino, quindi di un paese verso il quale l'Italia ha posto restrizioni di accesso.
Dal programma notiamo solisti importanti che vengono a collaborare con altri colleghi per suonare musica da camera. E' una caratteristica del festival?
E' un ritorno alla prima edizione quando i musicisti suonavano spesso insieme a me. Anzi mi ricordo che in quell'occasione suonai molto, un po' come sarà quest'anno. Quello di eseguire musica da camera con me, con mia moglie (la violoncellista Jing Zhao) e altri maestri, è un modo anche per equilibrare la chiamata diretta degli artisti (grazie alle amicizie personali) con quella fatta attraverso le agenzie.
In un repertorio prevalentemente classico compare un nome come Astor Piazzolla, la cui musica è protagonista in un concerto. Come mai questa scelta?
Ogni anno ho voluto dare uno spazio alla world music, perché la tradizione popolare è stata importante per molti esecutori classici. Inoltre ho conosciuto Astor Piazzolla nel 1984 e attraverso lui ho capito quanto una nazione come l'Argentina si identifichi totalmente con la sua musica, ovvero il tango. Questo concerto farà da prologo per le iniziative 2021 quando sarà celebrato il centenario del compositore.
Tutti i concerti si terranno nel chiostro di S.Agostino a Pietrasanta, tranne uno alla Versiliana dal titolo Bach to Bach. Quale caratteristica avrà?
Ho conosciuto Alessandro Quarta a Bruxelles e spesso gli incontri che faccio durante l'anno si concretizzano in concerti d'estate. Tra l'altro è fratello di Massimo, anch'egli violinista. Alessandro ha la particolarità di suonare abitualmente il violino elettrificato e quindi il volume si adatta a uno spazio più grande. Inoltre ci sarà una cantante folk molto brava, come Eugenia Amisano e un'orchestra formata da elementi di ensembles belgi e italiani. Penso che diventerà una serata molto divertente in mezzo a Bach e alle tarantelle.
L'orchestra da camera sarà presente anche negli ultimi concerti, quali repertori saranno proposti?
Per quanto possibile sono riuscito a chiamare un gruppo di musicisti che permettessero un certo tipo di repertorio. Nella serata dedicata ad Antonio Vivaldi ci saranno due violinisti russi che fortunatamente, per motivi di accesso in Italia, vivono in Svizzera. L'ultimo concerto vedrà il gradito ritorno del flautista Andrea Griminelli oltre alla presenza di Pierre Genisson, considerato il miglior clarinettista di Francia. Concluderemo in allegria con Camille Saint-Saëns e il suo Carnevale degli Animali.