Firenze, 13 gennaio 2025 - L'urgenza di un cambiamento. Che parta dal recupero di paesaggi compromessi sul piano urbano e ambientale, e prosegua con la loro valorizzazione attraverso i linguaggi dell'arte e gli strumenti dell'inclusione sociale. Non è un fil rouge casuale il legame tra la riqualificazione dell'ex-monastero di Sant'Orsola e la prima tappa del progetto "IMForest025 - Itinerant Mediterranean Forest", il percorso itinerante curato dall'organizzazione no profit LWCircus, network per lo sviluppo sostenibile coordinato da Annacaterina Piras tra Messico, Italia, Cina.
In partenza da Firenze, l'iniziativa consiste nell'installazione della prima porzione di foresta - la SOForest025 (Sant'Orsola Forest) - nel chiostro dell'ex-convento, allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità della riforestazione urbana come risposta ai cambiamenti climatici; dopo il 19 giugno, l'iniziativa sconfinerà le mura del monastero arricchendosi di nuovi esemplari e abbracciando gli spazi della città con oltre cento alberi. In autunno, il viaggio prosegue verso altre destinazioni, come la XIII Biennale Internazionale del Paesaggio di Barcellona e - a fine novembre - il comune di Valencia, sconvolto dai recenti eventi alluvionali.
Il vernissage si apre domani pomeriggio alla presenza dei tre cofondatori di LWCircus - Annacaterina Piras, Carlo Piras Lo Presti e Chiara De' Rossi - della sindaca Sara Funaro e della direttrice del Museo Sant'Orsola Morgane Lacquet Laforgue, con un programma di interventi ed ospiti d'eccezione: dal campione olimpico di biathlon Vincent Defrasne all'esploratore Mike Horn; dal direttore nazionale del Parco dell'Asinara Vittorio Gazale ad Henri Bava, founder dell'agenzia di urban design parigina Agence Ter; da Marina Cervera, direttrice esecutiva della XIII Biennale Internazionale del Paesaggio di Barcellona, a Valentina Gensini, direttrice di MAD - Murate Art District.
L'opening sarà anche l'occasione per la presentazione dell'anteprima del documentario "The Urban Green Migration, from Scarpa to Mies van der Rohe", che racconta l'analogo progetto portato avanti dalla onlus sulla migrazione di quattro esemplari di palma nana provenienti dai vivai dell'agenzia sarda Fo.Re.S.T.A.S, e approdati dalla XVIII Biennale di Architettura di Venezia, dove erano stati esposti nel Giardino delle Sculture di Carlo Scarpa, alla Biennale del Paesaggio di Barcellona presso l'iconico Padiglione dedicato al grande architetto tedesco. In serata, spazio anche alla performance del Laboratorio Silenzio - realtà milanese composta da persone sorde e non - e alla musica, in compagnia degli strumenti in pietra realizzati dall'artista francese Tony Di Napoli e del sassofono suonato dal jazzista Gavino Murgia.