
Carlo Ipata
Firenze, 3 marzo 2022 - Antonio Vivaldi, insieme a un gran numero di concerti per soli archi, ne ha lasciati tanti altri per strumenti solisti e archi. Tra questi si contano anche quelli dedicati al flauto contemporaneo, o a quello che era il suo predecessore, il traversiere. E' uscito per Glossa “Vivaldi flute concertos”, il nuovo disco di Auser Musici con Carlo Ipata al traversiere, oltre che alla direzione. L’album contiene i sei concerti Op. 10 per traversiere, allora un nuovo strumento che Vivaldi conobbe grazie a Lucieta Traversie, ragazza ospite dell’Ospedale della Pietà, dove Vivaldi era maestro di violino. Si tratta della prima raccolta del genere, pubblicata nel 1729.
Tra questi lavori, alcuni sono noti a un pubblico abbastanza vasto dato che sono spesso inseriti nelle programmazioni.concertistiche, eseguite dal flauto traverso contemporaneo. Pensiamo innanzitutto al "Gardelllino", conosciuto anche come "Cardellino" proposto spesso da Severino Gazzelloni, o "La notte". In ogni caso questa si tratta di una raccolta programmatica. “Come spiega bene Federico Sardelli nel suo saggio su Vivaldi - commenta Carlo Ipata – questi concerti avevano circolato con molto successo nelle versioni precedenti essendo a loro volta infarciti di temi provenienti sia da brani strumentali che dal repertorio operistico dello stesso Vivaldi.
Nel preparare e concertare questa versione dell'Op10 è stata quindi fondamentale la consultazione dei manoscritti delle versioni precedenti per trovare risposte alle numerose problematiche che lascia aperta la versione a stampa”. Ipata, affiancato da da Mauro Lopes Ferreira e Beatrice Scaldini (violini), Gianni De Rosa (viola), Valeria Brunelli (violoncello), Francesco Tomei (contrabbasso), Ugo Di Giovanni (arciliuto), Federica Bianchi (clavicembalo), propone una letttura rispettosa delle pagine vivaldiane, conferendo al traversiere tutta la modernità che poteva essere recepita all'epoca e che la dimostra tutt'ora grazie all'ascolto di questo disco.
Un'incisione dove svettano le pagine più drammatiche come la già citata "La notte" e "La tempesta di mare", senza dimenticare gli altri quattro concerti di un autore che non finisce mai di stupire.