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L’Arte della fuga con András Schiff. Un capolavoro di Bach agli Amici della Musica di Firenze

Sabato 30 novembre alla Pergola l’atteso ritorno del pianista, riconosciuto come uno dei massimi interpreti del genio tedesco. Domenica, per il ciclo “Ritratti”, di scena la compositrice Giulia Lorusso

Sir András Schiff. Il pianista, uno dei più stimati della scena internazionale, ha un forte legame con Firenze e la Toscana

Sir András Schiff. Il pianista, uno dei più stimati della scena internazionale, ha un forte legame con Firenze e la Toscana

Firenze, 28 novembre 2024 – Nel 2022 la città di Lipsia gli ha assegnato la “Medaglia Bach” perché, si leggeva nella motivazione, sir András Schiff è “uno dei più importanti interpreti di Bach del nostro tempo”.

Dopo il successo del suo concerto con brani a sorpresa del 2023, nel quale svelò al pubblico degli Amici della Musica di Firenze le composizioni prescelte, solo appena seduto al pianoforte, sabato 30 novembre, alle 16, sir András torna al Teatro della Pergola. Questa volta il programma è annunciato ed è uno dei monumentali capolavori di Johann Sebastian Bach: L’Arte della fuga.

Schiff è nato a Budapest nel 1953. A cinque anni ha ricevuto le prime lezioni di pianoforte da Elisabeth Vadász. Si è esibito con le più importanti orchestre e direttori al mondo. È stato insignito di numerosi premi internazionali. Nel 2006, per la sua eccezionale qualità di interprete di Beethoven, è stato eletto membro onorario della Beethoven-Haus Bonn. Nel dicembre 2013 ha ricevuto la Medaglia d’Oro della Royal Philharmonic Society di Londra per il complesso del suo lavoro musicale. Nel 2011, Schiff ha fatto scalpore quando ha preso pubblicamente posizione contro i preoccupanti sviluppi politici in Ungheria. A seguito degli attacchi talvolta ingiuriosi subiti dai nazionalisti ungheresi, ha deciso di non tenere più concerti nel suo paese natale.

Domenica primo dicembre, alle 18,30, al MAD-Murate Art District, gli Amici della Musica proseguono, invece, nell’esplorazione di percorsi d’ascolto meno consueti e contemporanei con il ciclo “Ritratti”. Di scena la compositrice Giulia Lorusso e Ruben Mattia Santorsa alla chitarra elettrica. Introduce Francesco Antonioni.