OLGA MUGNAINI
Cultura e spettacoli

Leonardo da Vinci, in mostra i disegni del genio / VIDEO

Fino al 20 gennaio esposto il Codice Leicester prestato da Bill Gates nella Sala Magliabechiana degli Uffizi. L'esposizione, a cura di Paolo Galluzzi, dà il via alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo

Paolo Galluzzi

Firenze, 29 ottobre 2018 - "L’acqua vetturale della natura”, scrive Leonardo da Vinci nel  Codice Leicester, che da oggi al 20 gennaio è esposto nell’Aula Magliabechiana della Galleria degli Uffizi. Ossia afferma che è proprio l’acqua a svolgere ed aver svolto da sempre la funzione di motore vero e proprio dell’evoluzione del pianeta. 

L'esposizione del manoscritto, 36 fogli, 72 pagine, prestato da Bill Gates, è  anteprima delle celebrazioni leonardiane che si svolgeranno in tutto il mondo nel 2019, in occasione dei 500 anni dalla morte, avvenuta il 2 maggio del 1519.

La mostra  dal titolo "L’acqua microscopio della natura", è stata curata da Paolo Galluzzi  ed è  frutto di oltre due anni di preparazione. Il pubblico si trova di fronte a  eccezionali apparati tecnologici, come il codescope,  un avanzato strumento digitale  ad altissima risoluzione, grazie al quale è possibile sfogliare, tutte le pagine del manoscritto, con funzioni di ingrandimento, trascrizione/traduzione in inglese dei testi, rovesciamento speculare della scrittura mancina di Leonardo.

Esposti altri manoscritti, fra cui  quattro fogli del Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano, giunti a Firenze grazie al sostegno dell'azienda  Stefano  Ricci. 

L'evento è stato presentato nell'audiotorium della Camera di Commercio di Firenze,  a cui hanno partecipato il sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni , il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, lo stesso curatore Galluzzi che è direttore del Museo Galileo, il sindaco Dario Nardella, il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, il presidente di Fondazione CrFirenze Umberto Tombari. La mostra si avvale inoltre del patrocinio e del contributo del  Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.

"Il Codice Leicester - dichiara il direttore del Museo Galileo Paolo Galluzzi - frutto dell’ormai acquisita maturità come artista raffinatissimo, penetrante osservatore della natura, ingegnere capace di concepire progetti di straordinario ardimento e interprete originale dei fenomeni più significativi del macrocosmo e del microcosmo, offre una visione intrigante della vastità inaudita degli orizzonti esplorati dalla mente di Leonardo. Una mente protesa a raccogliere le sfide più complesse e a mettere in discussione le conclusioni stabilite dagli autori più accreditati della tradizione. Compilato nella fase più creativa della propria esistenza, nel cuore di una Firenze allora vera e propria ‘Scuola del Mondo’, il prezioso manoscritto documenta l’ossessione conoscitiva di Leonardo per l’elemento acqua, per i suoi movimenti vorticosi, per la forza plasmatrice e la potenza distruttrice che la caratterizzano. Con continui rimandi a Firenze, al suo impianto urbano e al suo fiume, risorsa e al tempo stesso minaccia per le comunità che ne popolano le rive. La mostra invita a compiere un viaggio in un tempo di visioni ardimentose, di progetti avveniristici, di manifestazioni del pensiero di inarrivabile genialità".

''Fondazione CR Firenze - dichiara il suo presidente Umberto Tombari -  è orgogliosa di partecipare ad una mostra di così grande importanza e di collaborare con due istituzioni di rilevanza mondiale quali Uffizi e Museo Galileo. Crediamo che una istituzione come la nostra debba sempre più dialogare e stabilire collaborazioni con importanti realtà internazionali per realizzare  progetti comuni che hanno un ricaduta sul territorio.  Abbiamo sostenuto lo spettacolare  apparato multimediale della mostra realizzato dal Museo Galileo per rendere fruibile il Codice soprattutto ai giovani e ai non esperti".

La grande mostra su Leonardo da Vinci si accompagna a una importante riscoperta: 7.000 lastre fotografiche dei primi del '900, ottenute con gli strumenti dell'epoca per immortalare tutti i manoscritti conosciuti di Leonardo, tranne i codici di Madrid scoperti negli anni '60. Il professor Paolo Galluzzi, ha spiegato che si tratta di una  riscoperta di lastre che erano custodite a Roma e che ora sono state portate nel Museo Galileo di Firenze. «Sono importanti per la storia della fotografia - ha aggiunto - perché testimoniano le tecniche fotografiche pionieristiche e i primi passi dei rapporti fra stampa e fotografia». Galluzzi ha annunciato che verranno tutte digitalizzate e messe su Internet a disposizione della libera consultazione pubblica.

"L’esposizione del Codice Leicester di Leonardo, insieme ad altri preziosissimi disegni e scritti del genio di Vinci - afferma Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi - dimostra il nostro impegno nel rendere accessibili tematiche molto complesse della ricerca scientifica, e nel contestualizzare episodi fondamentali di storia della scienza in una prospettiva del tutto contemporanea” e ricorda che “al visitatore degli Uffizi è data inoltre l’opportunità, – unica e straordinaria - di mettere in rapporto uno dei caposaldi della trattatistica di Leonardo con la sua attività pittorica, nuovamente allestita nella sala che gli è stata dedicata alle Gallerie”.