di Giulio Aronica
Firenze, 4 dicembre 2024 - Mille modi di raccontare. Per creare comunità, lungo la sottile linea rossa che unisce racconto, podcasting e linguaggi radiofonici. Ma anche laboratori e talk, film senza immagini e visite guidate: non è un caso quindi che il festival curato da Radio Papesse e diretto da Carola Haupt e Luisa Santacesaria - giunto alla sua quinta edizione - prenda il nome dalla Santa senza occhi, Lucia. La rassegna - in programma dal 12 al 15 dicembre tra Cango Cantieri Goldonetta, Villa Romana e Cinema Astra - è una vera e propria "ginnastica per le orecchie", con tantissime anteprime nazionali e assolute, incontri con autori e autrici e - ça va sans dire - sessioni di ascolto collettivo.
Memorie e suoni vicini e lontani come quelli ascoltati e vissuti dalla ricercatrice Dorothea Iesj, protagonista dell'audio racconto scifi "Life chronichles of Dorothea Iesj S.P.U" scritto e diretto da ALMARE, che apre il programma giovedì sera al Cinema Astra. Tra gli appuntamenti più attesi del venerdì, Cango Cantieri Goldonetta ospita l'anteprima assoluta di "La grande famiglia", l'archivio sonoro di Cristiano Barducci ricavato dalle migliaia di registrazioni dell'omonimo show radiofonico newyorchese, che negli anni Cinquanta metteva in contatto le famiglie di immigrati italiani con i loro parenti rimasti nel Belpaese. La produzione, realizzata per Rai Play Sound, si affianca al podcast "Il Paese dei Pazzi" di Michela Mancini, prodotta da Rai Radio 1 e basata sulla storia vera del manicomio di Girifalco, paese di seimila anime in Calabria dove convivevano follia e normalità.
Tante le prime assolute previste nella giornata di sabato: da "The only animal animal that can speak?" di Katie Revell, che esplora con il mentor Yasmina Hamlawi la filosofia dell'ascolto di Samar Nasrullah Khan, a "Viaggio al margine della notte" di Mojca Delac, Saska Rakef Perko e il dottor Evgen Bavcar, che riflettono sul canto degli usignoli e il suo valore sociale; da "Theremin, una storia segreta" di Johann Merrich, già vincitore del Premio Lucia 2024 e autore di un affascinante percorso narrativo alla scoperta dei uno dei primi strumenti elettronici e del suo inventore russo, a "9999. Una grande vita lunga" di Giovanni Cioni, che ricostruisce in collaborazione con Rai Play Sound la vita e l'esperienza in carcere del bandito e poeta Giovanni Farina.
Il festival si conclude domenica con una sessione di "Ginnastica per le orecchie" dell'artista Maria Pecchioli, ispiratasi agli esercizi da camera trasmessi dall'EIAR negli anni Trenta, "Prima persona plurale" di Perla Sardella, performance di slam poetry interpretata da sei performer e sonorizzata dal vivo, e il talk con il celebre podcaster Zak Rosen, che rivelerà i segreti per superare le crisi creative. Tra le attività collaterali, l'anteprima della piattaforma di ascolto per l'infanzia "Bambini all'Ascolto", presentata domenica pomeriggio, il workshop su prenotazione "Santini - Un aiuto quando serve", rivolto ai professionisti e producer del podcasting e della narrazione audio, e il tributo al centenario della radiofonia in Italia, celebrato con due visite guidate alla mostra "Quando il mondo era la radio. Un secolo di storia nei libri e nelle riviste", presso la Sala Dante della Biblioteca Nazionale, e l'incontro "100 anni della Radio. Focus sul reportage, da Gomez & De Santis a Dina Luce", curato da Marta Perrotta e Rodolfo Sacchettini, che faranno rivivere attraverso le voci di Amerigo Gomez e Victor De Santis la battaglia per la liberazione di Firenze nel 1944.