Pesaro, 26 marzo 2024 – Lutto nel mondo dell’arte per la scomparsa del pittore e scultore Giuliano Vangi, uno degli artisti contemporanei più importante nel panorama internazionale: si è spento a Pesaro a 93 anni.
Giuliano Vangi è nato a Barberino di Mugello (Firenze) nel 1931 e, come si legge sul sito del comune mugellano “ha vissuto gran parte della sua vita lontano dal paese d'origine soprattutto per la sua attività artistica e di insegnamento in Italia e all'estero. Da alcuni anni si è riavvicinato alla comunità barberinese allacciando intensi rapporti con l'amministrazione comunale, alla quale ha donato nel 2013 le opere della Collezione”.
Ha studiato all'Istituto d'Arte e all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1950 al 1959 ha insegnato nell’Istituto d'Arte di Pesaro. Nel 1959 si è trasferito in Brasile dove si è dedicato all'astrattismo, lavorando cristalli e metalli quali ferro e acciaio. Nel 1962 ha fatto ritorno in Italia e si è stabilito prima a Varese e poi a Pesaro. Faceva parte dell'Accademia delle arti del disegno di Firenze, dell'Accademia di San Luca e dell'Accademia dei Virtuosi al Pantheon di Roma.
Innumerevoli sono le sue opere in Italia e all'estero, per esempio nei Musei Vaticani, in Palazzo Madama a Roma, nella Cattedrale di Padova, nel Duomo di Pisa, nella Chiesa di Padre Pio a S.Giovanni Rotondo, in Corea, in Giappone. In Giappone, ad esempio, gode di una fama e di un apprezzamento del tutto particolari: insignito del prestigioso "Premium Imperiale" per la scultura nel 2002, è il primo artista straniero vivente a cui è stato dedicato un intero museo-giardino:il Museo Vangi di Mishima. Vangi è diventato così messaggero di cultura nel mondo. La sua attività artistica ha dato lustro al paese d'origine. Ha diffuso il nome e la conoscenza di Barberino di Mugello a livello internazionale. Per questo l'Amministrazione Comunale gli ha conferito nel 2007 la massima onorificenza del comune: il Barba d'Oro, come giusto omaggio alla sua opera.