
Una foto d'epoca
Firenze, 5 aprile 2023 - “Tutti mi dicon maremma maremma Ma a me mi sembra una maremma amara L’uccello che ci va perde la penna Io c’ho perduto una persona cara… Sia maledetta maremma maremma Sia maledetta maremma e chi l’ama. Sempre mi trema’l cor quando ci vai perché ho paura che non torni ma“. Chi non conosce la canzone Maremma Amara? Pochi davvero non hanno mai sentito probabilmente la più celebre perla musicale della tradizione popolare toscana. Questo brano folk di autore sconosciuto, che già nella metà dell’800 era popolare e che da allora è stato eseguito in Italia e all’estero da vari artisti (Caterina Bueno, Nada, Gianna Nannini, Amalia Rodriguez, Gianna Nannini, Ginevra Di Marco, Simone Cristicchi, Giuditta Scorcelletti, Simone Cristicchi e il Coro dei Minatori di Santa Fiora, Coro degli Etruschi, solo per citarne alcuni).
E se la sua interpretazione più memorabile resta senza dubbio per tutti quella splendida e intensa di Caterina Bueno, a riportare in auge a livello internazionale questo antico canto, probabilmente di transumanza o legato al lavoro agricolo, ci ha pensato un duo toscano formato da Liliana Tamberi e Luca Guerrieri, che ne ha sfornato una versione contemporanea che ha fatto breccia in un contesto diverso da quello folk. La vocalist grossetana ha infatti realizzato con il quotato dj e produttore di Follonica Luca Guerrieri una versione remix del brano Maremma amara , che è già disponibile su Spotify e che dal 14 aprile sarà incluso nella nuova compilation firmata Buddha Bar, la numero XXV.
«È un gran bel risultato per noi, che abbiamo voluto semplicemente reinterpretare una canzone a cui siamo entrambi molto legati - spiega Luca Guerrieri -. L’amore per la mia terra stavolta si accompagna a un contesto particolare, che senz’altro può valorizzarla. Collaborare con Liliana per me è stata una vera emozione". Difficile dare torto al produttore che ha rimixato con ritmi del presente e futuribili melodie e armonie il celebre pezzo, che nella nuova versione ha conquistato un posto di spicco nella prossima pubblicazione del parigino Buddha Bar, un colosso della musica chill out e anche una catena di locali e hotel attiva in tutto il mondo, ma soprattutto un brand conosciuto ovunque, che da sempre valorizza la musica di qualità, selezionata in un primo momento da Claude Challe e oggi da Ravin. E la fa ballare agli appassionati del sound più chic e charmant di ogni latitudine.
«Qualcuno forse parlerà di tradimento della tradizione, ma credo che cambiare e rinnovare il repertorio popolare non sia una scelta. È una necessità, se si vuole che certe canzoni siano davvero cantate e ascoltate - ribadisce Liliana Tamberi.
"L’adrenalina che ho sentito collaborando con Luca Guerrieri dimostra che la musica in fondo non ha barriere, solo lingue diverse che tra loro possono dialogare".
Una bella soddisfazione per la cantante grossetana, classe 1969, che i più ricorderanno come corista per i Litfiba, interprete di musical, protagonista in tv con Panariello e al Festival di Sanremo del 1998 con il brano Un graffio in più , scritto da Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani e che, proprio con lo stesso Bigazzi, sulle colline di Settignano, una ventina d’anni fa registrò l’album Viaggio nella Maremma Toscana , che include naturalmente una sua versione di Maremma amara . Una sorta di premonizione, di déjà vu, rispetto a questa nuova versione più viva e ritmata che mai del canto tradizionale, che si appresta a far ballare il pubblico di tutto il mondo nel segno di un’inedita e contemporanea toscanità.