MICHELE MANZOTTI
Cultura e spettacoli

Mozart trascendente con Pfeffer e Stenz

Una lettura particolare del Concerto per clarinetto insieme all'Orchestra della Toscana

Markus Stenz (foto Kaupo Kikkas)

Firenze, 6 novembre 2021 - A volte si dà per scontato che la musica di Wolfgang Amadeus Mozart mostri un carattere solare o comunque con una sonorità decisa nei momenti più drammatici. Ci sono però molte più sfumature, e questo è stato dimostrato al concerto dell'Orchestra della Toscana con Markus Stenz direttore con Nicolai Pfeffer clarinetto solista. Come si può dedurre dai protagonisti, è stato presentato il Concerto per clarinetto K, 622. Una pagina in modo maggiore fatta di momenti melodici sublimi e conosciuti bene dagli appassionati di musica. Eppure la lettura ascoltata al Teatro Verdi ha tenuto conto anche di un altro aspetto: quella di essere una delle ultime composizioni di Mozart.

Così il K.622 diventa una pagina introspettiva, dove il virtuosismo e la cantabilità sono vestite di una consapevolezza di un futuro di trascendenza, Questa patina apparente non spegne le luci, ma ne accende altre di intensità differente, Pfeffer, ben assecondato da direttore e orchestra con i quali ha inciso il lavoro mozartiano, ha reso questa atmosfera al meglio grazie alle sue doti tecniche e interpretative oltre che di confidenza con la pagina. Un'eccellenza mostrata anche nel fuori programma, L'Abenlied di Robert Schumann nella trascrizione di Ferruccio Busoni. Autore di cui era stato presentato a inizio concerto la Lustspielouvertüre, pensata a fine Ottocento come pezzo introduttivo a una commedia ideale, ed eseguita raramente.

Più conosciuta è la suite il Borghese gentiluomo di Richard Strauss scritta per l'allestimento del testo di Molière curata dalla compagnia di Max Reinhardt. Dato il ruolo importante dei fiati nella partitura, Stenz ha deciso di posizionarli a destra del palcoscenico. Una scelta che ha conferito brillantezza alla lettura con molte prima parti dell'orchestra in bella evidenza, a partire dalla spalla William Chiquito. Festeggiamenti finali da parte del pubblico ma anche fra i musicisti