
L'artista Nada
Livorno, 11 marzo 2021 - La vita di Nada Malanima, livornese del Gabbro, in un film andato in onda su Rai Uno mercoledì 10 marzo alle 21,25. Oramai è tradizione: dopo Sanremo ecco un biopic su un grande nome della musica leggera italiana. Oramai la lista è lunghissima; Rino Gaetano, Domenico Modugno, Fabrizio De Andrè e più recentemente Mia Martini. Il pubblico pare gradire, a giudicare dagli ottimi indici d’ascolto. Dunque ecco la vita della piccola Nada, cantante arrivata dalla provincia di Livorno, da un paesino piccolo chiamato Gabbro, frazione di Rosignano Marittimo.
In quegli anno d’oro della musica made in Italy, c’erano la tigre di Cremona (Mina), la pantera di Goro (Milva), l’aquila di Ligonchio (Iva Zanicchi). E Nada, appunto il pulcino di Gabbro. La fiction che vedremo mercoledì prende spunto dal romanzo autobiografico scritto dalla stessa cantante, intitolato “Il mio cuore umano”. Un piccolo e affascinante libro uscito qualche anno fa per Fazi Editore, una storia che ha subito affascinato la regista Costanza Quadriglio che ha pensato inizialmente di realizzare un documentario e poi la fiction Rai Uno intitolata “La bambina che non voleva cantare”.
Proprio così: Nada da bambina non voleva cantare e mai avrebbe immaginato cosa sarebbe successo nella sua vita, da adolescente. Un successo travolgente, immediato, imprevisto e inaspettato, nato dal palco dell’Ariston al Festival di Sanremo nel 1969 con il brano “Ma che freddo fa”, un brano senza tempo.
A soli 16 anni con un solo passaggio al Festival, Nada diventa una star, una cantante amatissima, subito in vetta alle hit parade. Soltanto due anni dopo sarà vincitrice assoluta in coppia con Nicola di Bari con il brano “Il cuore è uno zingaro”. Un successo dietro l’altro (ancora Sanremo nel 1972, terzo posto con “Re di denari”) per tutti gli anni Settanta. Poi la scelta pericolosa di allontanarsi dalle canzoni facili per abbracciare la musica d’autore cantando per prima i brani scritti dal concittadino Piero Ciampi.
Seguiranno altri brani scritti da Paolo Conte, Renzo Zenobi, e poi Venditti, Cocciante, Baglioni, all’epoca sconosciuti. La vita artistica di Nada è costellata da pause di riflessione e di clamorosi ritorni come “Amore disperato”, tra i 45 giri più veduti nel 1983. Ma anche di esperimenti, da trasformazioni e cambi di pelle, tanto da farne una artista completa che ha fatto del coraggio e della coerenza la sua “politica aziendale”.
Non manca la recitazione. Sarà attrice in uno degli sceneggiati storici della Rai come “Giacomo Puccini” al fianco di Alberto Lionello e Ilaria Occhini, attrice anche per Francesca Archibugi nel film “Con gli occhi chiusi”, attrice per Dario Fo e la sua “Opera dello sghignazzo”. E poi i cinque libri scritti a partire dal 2004. Tutto il mondo di Nada nella fiction di Rai Uno. Ma soprattutto le sue origini e i suoi inizi di carriera. Sarà un piacere conoscere meglio l’avventurosa storia del pulcino di Gabbro, interpretato dal giovane talento Tecla Insolia (che abita a Piombino). Nel cast anche Carolina Crescentini nel complesso ruolo della madre di Nada.