Firenze, 31 marzo 2023 - Si muove tra presente, passato e futuro la quarta edizione di "Parole in cammino", la tre giorni dedicata alla lingua italiana organizzata dall'associazione "La parola che non muore" con il sostegno della Regione Toscana e del Comune di Firenze.
La rassegna, nata a Siena nel 2017, torna a Firenze per la seconda volta portando alla Biblioteca delle Oblate, a Palazzo Pegaso e Palazzo della Regione fino a domani esponenti del mondo della cultura, della comunicazione e delle istituzioni per discutere sulla varietà, la ricchezza e le prospettive dell'italiano, dalle maggiori lingue di cultura a quelle vive sul territorio fino alle forme di comunicazione non verbale.
Gli incontri di quest'anno spaziano dal rapporto tra lingua e genere al contrasto tra linguaggio inclusivo e forme di discriminazione verbale, dai linguaggi giovanili alla relazione tra lingua e potere fino alle nuove modalità della comunicazione politica.
Non manca una sezione specifica destinata ai "Progetti per le scuole" e rivolta agli studenti: da "Dante slam" all' "Alfabetizzazione emotiva al tempo di Internet", da "La costituzione più bella del mondo" a "L'alfabeto dell'inclusione", dal "Premio Visioni" a quello letterario "Per vie brevi".
"La lingua è da sempre uno strumento che si modifica in base alle necessità della comunità che la utilizza - spiega il Presidente della Regione Eugenio Giani - Ma è anche un grande spazio abitato dalle persone che con quella lingua si confrontano, spesso arricchendosi ma talvolta restandone anche vittima: per questo è importante che vi siano progetti come il Festival dell'italiano e delle lingue d'Italia che riflettono sulle evoluzioni e l'uso corretto della parola".
Un percorso che coinvolge e valorizza anche le biblioteche comunali del territorio fiorentino, tra i sostenitori dell'iniziativa: "Gli ospiti d'eccezione del festival raccontano la nostra lingua sotto vari punti di vista, da quelli più innovativi e all'avanguardia come il web e la comunicazione politica alla necessità di un linguaggio più inclusivo e attento ai diritti e alle diverse sensibilità - sottolinea l'assessore alla cultura Alessia Bettini - Siamo contenti che le Oblate abbiano un ruolo centrale nella manifestazione, perché le biblioteche rappresentano da sempre un presidio insostituibile di cultura e democrazia".