REDAZIONE CULTURA E SPETTACOLI

A Firenze arriva la pubblicazione sulle gallerie d'arte e di antiquariato

In totale sono 64 in città: l'obiettivo è valorizzare il patrimonio culturale

Federico Gianassi

Firenze, 30 maggio 2022 - A Firenze arriva una pubblicazione sulle gallerie d'arte e di antiquariato attive in città, in totale 64. A Palazzo Vecchio è stato presentato il testo che vuole valorizzare il patrimonio culturale: la pubblicazione  è stata realizzata con il supporto di Muse ed è stata curata da Carlo Francini, responsabile di 'Firenze patrimonio Mondiale e Rapporti con Unesco' del Comune di Firenze, in collaborazione con Ufficio promozione economica e turistica della direzione attività economiche e turismo del Comune.

Alla presentazione, oltre a Francini, sono intervenuti l'assessore alle attività produttive Federico Gianassi e il segretario generale della Biennale di Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti. Soddisfatto l'assessore Gianassi: “È un volume che è stato curato dall'amministrazione, promuove la conoscenza tra i fiorentini e i visitatori del prezioso mondo delle gallerie d'arte contemporanea e di antiquariato che ci sono a Firenze”, ha spiegato.

“Sono gallerie che promuovono la vendita di opere d'arte – ha aggiunto -. E contribuiscono nello svolgimento di un'attività economica e lavorativa a diffondere anche il valore della cultura”. Cultura è Firenze, come sottolineato dallo stesso Gianassi. La città si basa su bellezza, arte, cultura, saper fare impresa, il testo sulle gallerie d'arte e di antiquariato non può che essere un valore aggiunto. “Questa pubblicazione avrà successo”, conclude l'assessore. Per Moretti si tratta di una “occasione molto importante per far conoscere gli antiquari fiorentini di oggi nel mondo, una tradizione che affonda le sue radici in tanta storia della nostra città”. 

“Questa pubblicazione esce in un momento particolarmente importante nel centenario della morte di Stefano Bardini, antiquario, che morendo lasciò una collezione d’arte imponente nel suo palazzo, che è oggi il nostro museo Bardini - ha osservato Francini -. Un’occasione preziosa che riconnette una storia molto legata al nostro essere città, che è quella del commercio dell’arte”. 

Niccolò Gramigni