MAURIZIO COSTANZO
Cultura e spettacoli

Santa Rita, la rosa e il miracolo della vite e delle api

Il primo miracolo venne attribuito alla Santa quando era neonata, aveva appena cinque giorni

Santa Rita

Santa Rita

Firenze, 22 maggio 2024 - Bella ma fuggente è la rosa, a volte dolorosa con le sue spine, proprio come può esserlo la vita. Non a caso questo fiore è il simbolo di Rita da Cascia, che si celebra e festeggia solennemente oggi. Un episodio molto noto legato a questo fiore è avvenuto prima della morte della Santa. Chiese a una sua parente che stava per andarla a trovare e salutare un’ultima volta, di portarle dalla sua vecchia casa una rosa e due fichi. Ma non potevano esserci né rose né fichi da cogliere, perché era pieno inverno. Ma ecco che quando la sua parente uscì di casa, trovò nell’orto una rosa fiorita sotto la neve e due fichi, che portò a Cascia. Ma anche le api sono legate al culto della Santa. Lo si deve al fatto che compì un miracolo quand’era ancora neonata, ad appena cinque giorni dalla nascita. Alcune api avevano attorniato la culla, ma invece di pungerla depositarono del miele sulle sue piccole labbra, a simboleggiare che dalla sua bocca sarebbero uscite dolci parole di pace nei confronti dell'umanità sofferente. Un’altra volta Rita bambina si trovava in un campo, vide un contadino che mentre falciava il grano si era ferito ad un braccio, attorniata da uno sciame di api, e la ferita guarì. Proprio per le guarigioni, gli episodi ‘impossibili’, le straordinarie apparizioni di api e fiori, Rita è definita la santa delle “cause impossibili”. La rosa "racchiude il senso del messaggio che ci ha tramandato la santa - spiegano le monache di Cascia - godere appieno dell’amore e della bellezza di Dio attraverso l’amore e la bellezza della vita, accettando le spine come parte di essa. E la sua “spina” sulla fronte, l’aveva espressamente chiesta a Cristo, mentre pregava per partecipare alla sua passione". "Donna del dialogo e del perdono, Santa Rita - continuano - non ci ha lasciato nulla di scritto, ma continua a vivere attraverso il suo esempio vissuto nella quotidianità e tramandato fino a oggi. Un esempio fatto di gesti semplici, che però mettono in luce la forte personalità di una “piccola, grande donna” che si pone contro ogni regola del suo tempo, per cercare il dialogo e la pace e mettere fine, così, alla cruenta faida familiare che ha visto suo marito assassinato". Superate le due porte di entrata del Monastero Santa Rita da Cascia, salendo ci troviamo nel chiostro del monastero dove c’è il pozzo, da cui Santa Rita attingeva l’acqua per l’orto, la cucina, le pulizie. La tradizione racconta che la superiora chiede a Rita, appena novizia, di innaffiare uno sterpo secco in giardino. Rita lo fece umilmente, giorno per giorno, attingendo l’acqua dal pozzo. Così, un giorno, Dio trasformò lo sterpo secco in una vite rigogliosa. La vite che vediamo oggi produce uva bianca ed è plurisecolare, anche se più giovane rispetto all’epoca in cui è vissuta Rita. Sul muro accanto alle scale, possiamo notare qua e là dei piccoli fori; qui abitano le api murarie. Un’antica credenza popolare collega le api al primo miracolo attribuito a Rita in vita: la guarigione di un contadino. Dal passato al presente. "Santa Rita ci dice che non dobbiamo disperare, perché c'è sempre una soluzione" ricorda suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora del monastero di Santa Rita di Cascia, alla vigilia della festa della santa degli "Impossibili". Parlando delle guerre che stanno insanguinando il mondo, in particolare quelle in Medio Oriente e in Ucraina, suor Bernardinis spiega che "c'è una parte di umanità che è colta dal delirio di onnipotenza, si è sostituita a Dio e non vede altro che nemici da combattere". "Santa Rita ci insegna invece - aggiunge la religiosa - che dobbiamo combattere il male con la forza del bene, la pace si costruisce giorno per giorno attraverso il dialogo". La madre priora parla anche delle violenze tra le mura domestiche che vedono sempre più donne sopraffatte e allora invita "all'educazione all'amore vero". "Come ci ha insegnato Santa Rita - spiega - l'amore nasce con il rapporto con Dio".

Nasce oggi

Naomi Campbell nato il 22 maggio del 1970 a Londra. Icona della cultura pop, musa della moda, attivista umanitaria, compie oggi 54 anni. Ha detto: “Adoro il cibo tradizionale inglese, non c'è nulla di meglio di un buon… piatto di pasta.”