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Il tunnel del Kama Kama

Un luogo mitico, che introduceva alla pista di una delle discoteche che negli anni Novanta era tra le più amate in Toscana

Il tunnel del Kama Kama: su questo è incentrato uno dei racconti di Dj Cerla

Il freddo intenso, il buttafuori che fa selezione. Comincia una serata degli Anni Novanta al Kama Kama. Dj Cerla racconta la storia di Chiara e Cinzia, due amiche che dopo una festa a Lucca sulla strada per Montemagno fanno l'autostop per andare al Kama Kama a Camaiore. Un tunnel bianco di trenta metri passa sotto la strada e porta al locale. In fondo al tunnel c'è il suono, un'onda calda di bassi che picchiano sul petto. Chiara e Cinzia entrano nella sala del momento della sigla iniziale che apre le serate del Kama. Si vedono mani che danzano nella luce verde laser della discoteca. Il soffitto del Kama è bassissimo. La musica entra in tutto il corpo e lo fa vibrare. "Il Kama è un concentrato di zeppe, occhiali da sole, latex, calze a rete nere - racconta Dj Cerla - Le ballerine girano su tacchi altissimi e trasparenti". Chiara è sbalordita dall'atmosfera. Le sembra di conoscere tutti da una vita anche se è la prima volta che entra al Kama. Dj Cerla cita Stefano D'Andrea, uno dei deejay storici del Kama. "Il Kama ti ama": questa la frase che incornicia un'epoca, l'epoca del locale. 

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