![](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZmUwY2I4YzgtNjM2MS00/0/simone-cristicchi-e-amara.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Simone Cristicchi e Amara
"Tornare a Sanremo con una canzone così intima come 'Quando sarai piccola' è come chiudere un cerchio. Carlo Conti ha creduto in me anche questa volta, e per questo gli sono profondamente grato", ammette Cristicchi che non nasconde la carica emotiva di questa partecipazione. "So che mi sentirò nudo sopra quel palco". Ad aiutarlo nella serata delle cover ci sarà la cantante e autrice pratese Erika Mineo, in arte Amara, "compagna d'arte e di vita" coautrice del brano con Nicola Brunialti, con cui interpreterà 'La cura' di Franco Battiato. "E' una canzone straordinaria, mai eseguita prima nella serata dei duetti del Festival. L'onore e la responsabilità sono grandi, ma sento anche una protezione speciale: quella della musica di Battiato e della voce straordinaria di Amara accanto a me", ammette riflettendo anche sul proprio percorso umano e artistico.
"Se non avessi avuto l'arte nella mia vita, sarei diventato un uomo violento. Da ragazzo ero molto chiuso in me stesso, rabbioso: sono rimasto dentro la mia camera per due anni dopo la morte di mio padre. L'arte, in particolare il disegno, è stata la mia salvezza, il modo per canalizzare quella rabbia e trasformarla in qualcosa di costruttivo", ha raccontato Cristicchi che lo scorso anno ha pubblicato 'Dalle tenebre alla luce', album che sarà ripubblicato il 14 febbraio con l'inserimento di 'Quando sarai piccola'. "Qualche tempo fa ho avuto un incidente e ho battuto la testa contro una pietra appuntita. È stato uno di quei momenti che ti fanno riflettere sulla fragilità della vita. Dopo quell'incidente ho capito che non volevo più rimandare nulla. Volevo lasciare una traccia, una firma di luce nell'oscurità e ho deciso di pubblicare un nuovo disco che in copertina raffigura una stella che esplode, la nebulosa 'Occhio di Dio', fotografata da Andrea Arbizzi. Ci sono voluti undici anni per scattare quella foto. Ho scelto questa immagine perché rappresenta il mio percorso: undici anni senza pubblicare quel disco che era pronto da tanti anni. L'attesa paziente, la lentezza di un'esplosione che diventa luce".