Firenze, 6 febbraio 2024 – La popolarità presso il grande pubblico arriva con la televisione, sulla Rai e a La7 con i suoi racconti a Piazzapulita, ma chi segue il teatro conosce il nome di Stefano Massini da molto prima. Almeno da quasi vent’anni, dal 2005, quando portò in scena “L’odore assordante del bianco” che gli valse il premio Tondelli.
Fiorentino, classe 1975, gli studi classici al Dante e la laurea in Lettere antiche all’Università di Firenze, a 26 anni l’esperienza che segna l’inizio di una strada ricca di successi: il Piccolo di Milano, dove fa da assistente volontario a Luca Ronconi. Probabilmente all’epoca non immaginava che in quel teatro, tra i più prestigiosi d’Italia, sarebbe tornato 14 anni dopo come consulente artistico.
Tanti i temi a lui cari, anche se quello del lavoro sembra ritornare spesso e del resto durante questi mesi di vertenza Gkn lo si è visto spesso in prima fila, così come ha parlato spesso della tragica fine di Luana D’Orazio, la giovane operaia morta in una filatura di Prato. Il suo “7 minuti” prima viene portato in scena da Alessandro Gassmann, poi un film diretto da Michele Placido.
Se l’elenco dei suoi lavori è lungo, non si può prescindere da Lehman Trilogy, scritta a stretto giro di posta dopo il collasso economico del 2008. Uno spettacolo memorabile, vincitore di premi Ubu, portato in scena da registi come Luca Ronconi e dal premio Oscar Sam Mendes. E per certificare l’eccezionalità di quel testo, succede qualcosa che in Italia ha del miracoloso: nel 2016 viene pubblicato il testo integrale da cui era stata tratta la drammaturgia, con il titolo “Qualcosa sui Lehman”, un’opera imponente e travolgente, una sorta di enorme ballata, montagne russe di parole che sono al contempo storia e fiction, poesia e romanzo. Non solo diventa un caso letterario, ma viene anche celebrata da diversi premi fra cui la selezione della giuria del Campiello.
Un lavoro davvero enorme, alla fine “Lehman Trilogy” arriva a New York, fa il pieno di pubblico e critica e vince 5 Tony Award su otto candidature. Nessun italiano lo aveva mai vinto.
Al Festival di Sanremo 2024 Massini propone “L’uomo nel lampo”, brano inedito di denuncia sociale sulle morti sul lavoro; sul palco sarà con Paolo Jannacci, amico del drammaturgo fiorentino e figlio dell’indimenticabile Enzo.