
Trittico, il divertente "Gianni Schicchi"
Torre del Lago, 12 agosto 2018 - Cento anni fa, esattamente il 14 dicembre del 1918, al Teatro Metropolitan di New York andava in scena il “ Il Trittico Pucciniano”, con Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi, a cui il maestro non potè assistere per la difficile situazione internazionale dovuta alla Prima Guerra Mondiale. Quest’anno il Festival di Torre del Lago ha voluto rendere omaggio a questi tre atti unici con un allestimento dell’Opera di Stato Ungherese, per la regia di Ferenc Anger, direttore artistico del Teatro dell’Opera di Budapest, che ha saputo entusiasmare il pubblico del pucciniano (replica il 25 agosto), con tutti e tre i suoi numerosi cast, applauditissimi alla fine di ogni atto. Sul podio il giovane e applauditissimo direttore Jacopo Sipari di Pescasseroli con l’Orchestra della Toscana, per la prima volta a Torre del Lago. Coro del Festival Puccini col maestro del coro Roberto Ardigò, e il Coro delle Voci Bianche del Festival Puccini, col direttore Viviana Apicella.
Il Trittico riunisce tre generi diversi: Il Tabarro, un noir; Suor Angelica, l’opera prediletta da Giacomo Puccini fra le tre; Gianni Schicchi, la più felice nella sua realizzazione, che prende spunto da un commento ottocentesco alla Divina Commedia di Dante, che a sua volta riportava una interpretazione quattrocentesca delle vicende di questo personaggio veramente esistito.
Il 64° Festival Puccini, ha ancora in cartellone “Turandot” il 17 agosto, sul podio Martins Ozolins, per la regia Alfonso Signorini; mentre il 18 agosto tocca a “Madama Butterfly”, con maestro concertatore e direttore d’orchestra Hirofumi Yoshida, regia Vivien A. Hewitt. Per il programma completo degli eventi www.puccinifestival.it