TITTI GIULIANI FOTI
Cultura e spettacoli

La star di Uomini e Donne: ‘Un libro per le mie memorie’

Confessioni di Giorgio Manetti, da tre anni nel programma

Giorgio Manetti e, nel riquadro, la ex amante e fidanzata Gemma in lacrime

Firenze, 7 novembre 2017 - "A gennaio saranno tre anni di permanenza a Uomini e Donne e spero che il mio personaggio non si stia consumando come una candela. Perché oh, sia chiaro: io sono rimasto me stesso".

Giorgio Manetti da Campi Bisenzio, detto anche George, ma anche Il Gabbiano, è il ‘bello e impossibile’ della tv delle ragazze del pomeriggio in cerca di un compagno. E’ diventato uno dei protagonisti del reality taglia over, inventato da Maria De Filippi, famoso per aver amato Gemma Galgani. Omonima della santa di Lucca, donna di una manciata di anni più anziana di lui, che ha sessant’anni portati alla grande. L’aveva incontrata negli studi di Canale 5, e dopo il di lei rifiuto, pare non si sia più ripreso. Ma quel che è più grave, non solo televisivamente parlando, è che non abbia incontrato l’anima gemella.

Giorgio, com’è essere famosi senza aver fatto niente?

«Come niente? Io mi sono a Uomini e Donne per cercare una signora con cui condividere il mio tempo. Ma la mia ricerca sembra sia un caso disperato, perchè voglio una compagna non comune. Forse perchè a 60 anni non è che la prima che arriva possa sconvolgere la mia mente. Io cerco, voglio personalità ed eleganza».

E in cambio?

«Dono me stesso, la mia esperienza per un rapporto equilibrato. Offro maturità in un mondo rapido e veloce come oggi dove è difficile essere ascoltati: io ascolto. Posso capire le esigenze dell’altra, e che ci sono mondi paralleli pronti ad avvicinarsi. Proprio come due stelle che si fondono in una cosa sola. Questo cerco».

Molti criticano lei e il programma.

«E che ci posso fare? Forse dà noia questa fortissima popolarità di milioni di persone che ci segue ogni giorno in televisione, a cui invece piace. Lo trovo ingiusto. Certi addirittura mi dicono, chi credi di essere, ti sei montato la testa: ma sbagliano. Io sono Giorgio, George, Il Gabbiano. Lo stesso di sempre. Che abbia popolarità senza aver fatto la gavetta, non ha importanza. So di essere diventato un personaggio tv».

E che fa di particolare?

«Amo stare tra la gente e quando chi mi incontra e mi stringe la mano e mi dice: ti ho visto in trasmissione, fa piacere. Se chiedo: hai visto qualcosa di diverso da quello che vedi ora? E mi rispondono: ho visto un uomo che sa quello che dice, ho raggiunto il mio scopo, quello che mi piace di più».

Un programma dove ci sono due plotoni che si fronteggiano per scegliere con chi fidanzarsi. Non lo trova assurdo nel 2017?

«Assolutamene no. Tutto quello che accade in Uomini e Donne è perfetto e non casuale. Fa parte di una meccanismo unico e leale. E’ giusto che ci siano Tina Cipollari, e che abbia quel ruolo, così come Tinì Cansino, e il bravo Gianni Sperti. Ma soprattutto che ci sia una grande Maria De Filippi, persona estremamente carismatica e intelligente che ha tutta la mia stima. Il programma è strutturato così. Chi non vuole vederlo, giri canale. Siamo liberi, no?».

Non è trash stare lì dentro a cercare l’amore?

«Ma perché? E’ lo scopo di questo programma. Il trash? Quando si parla di comunicazione, è tutto relativo. Se riscuote popolarità – tre milioni di spettatori al giorno – di sicuro rispecchia valori che importanti e non solo per una trasmissione».

Dopo Uomini e Donne sarà lanciato nello showbiz?

«Boh. Questo non lo so. Ma ho scritto un libro, ‘Il gabbiano e le principesse’ di Giorgio Manetti. Sono cento pagine gradevoli e ironiche dove affronto temi sociali e attualità. Peccato che per ora non abbia trovato un editore» .