Firenze, 4 giugno 2024 – Parlando di Yambo, nome d’arte di Enrico de’ Conti Novelli da Bertinoro (più semplicemente Enrico Novelli), una volta tanto l’aggettivo “eclettico“ non è un’esagerazione. Letteratura, illustrazione, divulgazione, scientifica, fantascienza, giornalismo, fumetto, caricatura, cinema, pittura (e forse chissà che altro) sono i campi in cui Yambo si è distinto per creatività, genialità, modernità. Figlio del grande Ermete, celebre attore drammatico, l’attività di Yambo fu caratterizzata da un’apertura verso il moderno e la comicità che al suo tempo non ebbe pari. Niente in questa sua fuga oltre il Novecento gli fu estraneo.
Per rendere omaggio a questo autore così importante (forse non abbastanza celebrato e studiato) e ai 150 anni dalla nascita, in autunno si svolgeranno alcune iniziative con il patrocinio de La Nazione della quale Enrico Novelli è stato a lungo giornalista. Gustoso antipasto sarà l’incontro “Yambo 150“ in programma domani, 4 giugno, (Biblioteca Marucelliana, ore 17) al quale parteciperà, tra gli altri, il vicedirettore de La Nazione Luigi Caroppo. Chiuderà l’incontro un intervento del professor Luca Mazzei dell’Università di Roma Tor Vergata su Yambo e il cinema tra Firenze e Hollywood nei primi anni del Novecento.
Fra ottobre e novembre, sempre nell’ambito di “Yambo 150“, sono previsti una mostra di disegni e volumi di Yambo ospitata dalla Biblioteca Marucelliana di Firenze e un convegno in programma presso il Cinema Arsenale di Pisa in concomitanza con l’esposizione, presso la Fondazione Palazzo Blu di Pisa, delle tavole di due autori moderni, Davide La Rosa e Armin Barducci, i quali hanno reinterpretato a fumetti uno dei romanzi di fantascienza di Yambo, “Gli esploratori dell’infinito“: libro in uscita per Baya Comics, che sarà protagonista di Pisa Book Festival e Lucca Comics. Inoltre, in contemporanea, presso la Biblioteca Marucelliana e presso l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri (Firenze), si terrà una serie di incontri con il pubblico destinati ad esplorare gli aspetti noti e meno noti della sterminata attività artistica di Yambo.
Nato a Pisa il 5 giugno 1874, Yambo ha lavorato e vissuto a Firenze (dove è morto) e così le sue celebrazioni sono divise tra queste due città. "La passione per Yambo, condivisa con diversi colleghi che si occupano di scienza e di storia della scienza, nasce per la visionarietà che si può trovare nelle sue opere letterarie e nelle sue illustrazioni, e per la densità di informazioni scientifiche, davvero inusuale dal momento che parliamo di una carriera artistica che inizia circa 130 anni fa", dice Paolo Tozzi, astrofisico dell’Osservatorio di Arcetri, che coordina le iniziative fiorentine.
Il coordinatore delle iniziative a Pisa è Fabio Gadducci, direttore scientifico del Museo degli strumenti per il calcolo. "Il legame di Pisa con Yambo - spiega - va oltre il dato anagrafico ed è anche familiare, con il padre protagonista storico della stagione teatrale della città. E come istituzioni scientifiche, la sua figura di artista e scrittore incarna perfettamente l’idea di divulgatore in senso moderno".