Firenze, 6 aprile 2022 - Con lo stato di emergenza ormai alle spalle, la Toscana supera la soglia del milione di contagiati dall’inizio della pandemia. Succede in una giornata, quella di ieri, con 5.974 casi Covid (1.136 da tampone molecolare e 4.838 da test rapido antigenico) e mentre si rincorrono le notizie sulla variante Xe, ancora più contagiosa delle precedenti. Per la precisione, le persone che hanno contratto il virus nella regione sono state in tutto 1.005.371, con 9.574 morti, 28 dei quali registrati ieri (954 i ricoveri, 20 in più rispetto a del giorno precedente).
"È la più grande sfida che la sanità toscana abbia mai affrontato – spiega l’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini -. Il nostro sistema pubblico ha saputo reggere l’urto, garantendo un volume di attività ordinarie no Covid superiore alla media nazionale. C’è stato un impegno collettivo straordinario: a tutti gli operatori sanitari e ai volontari va la gratitudine dell’intera comunità. E grazie alla campagna vaccinale l’impatto sulle strutture ospedaliere è sotto controllo, ma non bisogna abbassare la guardia".
La cautela quindi resta massima. "Quello che stiamo attraversando con la fine dello stato di emergenza – continua Bezzini - è un momento importante ma delicato. Il virus infatti ha ancora tassi di diffusione importanti, con dati che si sono stabilizzati sopra i 30mila nuovi casi settimanali". Ma la sfida è notevole anche su un altro fronte: quello della spesa sanitaria. "In Toscana il Covid ci è costato nel 2021, secondo le stime, 550-560 milioni – continua Bezzini -. Nei primi mesi del 2022 siamo sullo stesso livello di spesa. Nel 2019 eravamo primi nei Lea, nel 2020 tra le Regioni più resilienti e nel 2021 primi nella campagna vaccinale. Non è pensabile che ciò possa essere sostenuto con fondi ordinari. Le Regioni chiedono unite al Governo di garantire le risorse necessarie. Per gli investimenti e la nuova sanità territoriale, nei prossimi 5-6 anni a livello regionale l’insieme degli interventi previsti ammonta a oltre 1 miliardo di euro, tra Pnrr, articolo 20 e altri finanziamenti. Ma servono risorse statali anche per la spesa corrente per personale e servizi".
E poi il tema delle liste d’attesa. "Abbiamo approvato un piano da 31,5 milioni di euro – conclude - per recuperare le prestazioni saltate o rinviate. Stiamo lavorando poi a percorsi specifici, come le visite post Covid, che per esempio hanno un boom nella cardiologia. Anche sulla telemedicina abbiamo fatto passi avanti impensabili, con 100mila televisite sia nel 2020 che nel 2021".
"Un milione di contagiati è il dato formale – spiega Renzo Berti, direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl Toscana Centro – ma quello sostanziale è sicuramente superiore. C’è infatti una parte importante di persone che ha avuto la malattia senza saperlo e il loro numero è cresciuto con le ultime varianti. Siamo di fronte a una diffusione clamorosa e senza precedenti, ma il lato positivo è che il profilo clinico tende ad attenuarsi, facendoci sperare in una futura convivenza con il virus". Anche per Berti però serve prudenza. "Negli ospedali – dice – la situazione non è tranquilla, non tanto per la qualità ma per la quantità dei positivi. Si tratta di persone che hanno altre patologie e solo effetti lievi legati al Covid ma che devono essere trattate con complessi percorsi mirati". E per il futuro? "Speriamo che arrivino presto, a livello europeo, direttive chiare sull’eventuale quarta dose – conclude – in modo da poterci organizzare per tempo in vista dell’autunno".