Firenze, 12 aprile 2022 - «Ho avuto paura». Pape Demba Wagne, 25 anni, protagonista del fermo della municipale, molto criticato, in lungarno Acciaiuoli e del video che ha avuto centinaia di condivisioni sui social, racconta quello che ha vissuto il 5 aprile in pieno centro a Firenze dove lavora, anche se abita a Pontedera. Lo raggiungiamo al telefono mentre è in treno, parla poco italiano. Ci fa da tramite il vicepresidente della Comunità senegalese di Pisa e provincia (4372 cittadini), Ibrahima Dieng, che chiede "chiarezza sull’episodio". Dieng dà la sua solidarietà al connazionale e annuncia un’azione legale, "se ci saranno i presupposti". "Lasciare la propria terra per lavoro è triste e doloroso. Noi che siamo da tempo qui dovremmo tornare e investire in Africa".
Pape Demba, da quanto tempo vive qui in Italia?
"Da 5 anni. Sono entrato con un visto che è poi scaduto".
Quindi adesso è irregolare.
"Sì. E’ per quello che ero impaurito quando mi hanno controllato".
In Senegal ha lasciato la famiglia?
"Mia moglie. Sono sposato ma per ora non ho figli".
Che cosa è accaduto?
"Stavo vendendo braccialetti, collane e fazzoletti, come sempre, quando mi sono sentito strattonare da dietro. Ero terrorizzato".
Nel filmato che gira su Facebook, si sente che urla qualcosa.
"Gridavo perché non respiravo bene: ‘Oh mamma’. E poi parlavo del fatto che siamo nel periodo del Ramadan".
E’ stato portato in caserma.
"Sì, erano le 15, mi hanno preso le impronte e mi hanno fatto uscire alle 19".
Ed è andato a casa.
"Esatto, ma avevo dolore".
Come mai non ha raccontato subito il fatto?
"Perché ero spaventato. Sono clandestino".
Adesso come sta?
"Ho sempre dolore. Ieri (domenica sera per chi legge , ndr ) sono andato al Pronto soccorso ( i medici gli hanno dato 4 giorni di prognosi, ndr ) di Pontedera: mi fa male una spalla eil fianco".
Si era trovato altre volte in situazioni simili?
"No. Ma non sono stato mai neppure aiutato in strada".
L’altro giorno però ci sono state persone che si sono avvicinate.
"Sì, alcuni passanti e cittadini sarebbero voluti intervenire ma in quel momento non potevano farlo".