Firenze, 13 gennaio 2025 – Per affittare un immobile a breve termine (meno di 30 giorni) è necessario rispettare alcune norme e requisiti. A livello nazionale è stato introdotto dal 1° gennaio 2025 l’obbligo del Cin. Il Codice identificativo nazionale – che serve a identificare la struttura e a verifcarne i requisiti – va esposto all’esterno dello stabile, tenendo conto di eventuali vincoli urbanistici e paesaggistici. “Il Cin è uno strumento essenziale per regolamentare il settore e garantire trasparenza”, spiega Gianfranco Ghilardi, presidente di Confedilizia Firenze.
Altro requisito riguarda la sicurezza. Per affittare a breve termine è obbligatorio installare estintori e rilevatori di gas e garantire la conformità agli standard di sicurezza generale degli immobili. “Sono adempimenti necessari, che tutelano sia gli affittuari sia i proprietari. Chi offre un immobile deve assicurare infatti un ambiente sicuro e conforme”, aggiunge Ghilardi. La situazione è più complessa per gli immobili situati nell’area Unesco di Firenze.
“Gli immobili nel centro della città non possono più ottenere autorizzazioni per affitti brevi. Chi però ha ottenuto il Cin prima della recente delibera comunale emanata dalla sindaca Sara Funaro, può continuare ad affittare a breve termine. Questa restrizione, infatti, non è retroattiva”, chiarisce Ghilardi.
Il fenomeno, avviato circa otto anni fa, è ormai consolidato nelle città d’arte o a forte vocazione turistica. Tuttavia “richiederebbe una regolamentazione strutturale di lungo periodo per evitare disparità e squilibri tra proprietari e operatori professionali e garantire la libertà di utilizzo degli immobili di proprietà, ovviamente nel rispetto delle leggi vigenti”.
Va tenuto presente che alle normative sempre più stringenti, specialmente nelle zone turistiche, i proprietari che affittano a turisti devono affrontare un’imposizione fiscale più elevata rispetto agli affitti a lungo termine. A ciò si aggiungono i costi per la manutenzione e le spese per i consumi delle utenze, che restano a carico del proprietario.
“Gli affitti a breve termine, però, garantiscono maggiore flessibilità per i proprietari, soprattutto evitando il rischio di morosità e garantendo la facilità di recupero dell’immobile”, spiega Ghilardi. A livello provinciale, Confedilizia Firenze sta cercando di trovare accordi territoriali con i sindacati degli inquilini per incentivare i proprietari ad affittare a lungo termine. La scarsità di case sul mercato per questo scopo, infatti, ha fatto lievitare i prezzi e reso difficile trovare case in locazione a canoni accessibili. “Stiamo lavorando per aumentare gli affitti a canone concordato, in modo che siano più adeguati alla domanda di case in affitto. Questo renderebbe l’affitto a lungo termine più conveniente per i proprietari, perché il risparmio fiscale potrebbe controbilanciare la riduzione del canone di locazione rispetto a quello di mercato”.